Marco Minghetti: differenze tra le versioni

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==''Raffaello''==
*La pittura come tutte le arti belle nacque nel santuario e ne fu dapprima ornamento e decoro. Un antico Statuto dell'arte dei pittori senesi del 1355 comincia con queste parole: «Noi siamo per la grazia di {{sic|dio}} manifestatori agli uomini grossi che non sanno lettere delle cose miracolose operate in virtù e per virtù della fede.»<ref>Vedi ''Carteggio di Artisti'' pubblicato dal Gaye. Firenze 1839-40, vol. 2, part. I. {{NDR|N.d.A., p. 2}}</ref> (cap. 1, p. 2)
 
*Nato di volgar gente, ottuso alquanto nel senso dell'udito, fu chiamato prima il Sordicchio, e poi più tardi, [[Pinturicchio]]. E anch'esso il Vasari lo accagiona di carattere strano e fantastico, e dice che morì d'invidia e di crepacuore, avendo colle sue ubbie porto occasione ai frati di S. Francesco a Siena, appo i quali lavorava, di scoprire entro una cassa cinquecento ducati d'oro. Ma il vero è, che egli ebbe una rea moglie, la quale, d'accordo col drudo, lo serrò in casa e lo tenne quivi privo di ogni conforto a morire di stenti e di inedia: sicché dobbiamo compiangerne la fine e non condannarlo. Ma, riguardandolo come pittore, parmi che sia agevole persuadere chiunque visita Roma, della grandezza del Pinturicchio; il quale io non dirò superiore al Perugino, ma non oserei tampoco dirlo da meno. (cap. 7, pp. 39-40)