Papa Giulio II: differenze tra le versioni

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inserisco citazioni; particolarità come Giulio II° e simili sono nel testo.
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==Citazioni su Papa Giulio II==
*Comunque la storia abbia a segnalare in Giulio difetti e colpe grandi, rimane pur sempre uno dei personaggi più singolari e più eccelsi della storia moderna. Tanto più che al suo tempo già cominciava rapidamente a scadere la potenza morale dei Pontefici, e veniva meno quella specie di arbitrato che essi avevano esercitato per tanti secoli, consenzienti principi e popoli. ([[Marco Minghetti]])
*Così scolpì il suo Mosè sulla tomba del Papa, non senza un rimprovero al defunto pontefice, come ammonimento a se stesso, superando nell'autocritica la sua stessa natura. ([[Sigmund Freud]])
*Conduzeva cum lui li sui ganimedi, id est alcuni bellissimi giovani, cum li quali se diceva publice che l'havea acto carnale cum loro, immo che lui hera patiente<ref>''Passivo''.</ref> et se dilectava molto di questo vitio sogomoreo, cossa veramente abhorenda in chadauno. ([[Girolamo Priuli]])
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*Giulio II° voleva portare il papato ad un'altezza sublime, dalla quale apparire ai popoli, non solo come dominatore spirituale della Cristianità, ma anche come sovrano temporale. Decise di cacciare dalla penisola le potenze straniere che vi avevano messo piede: i Francesi dal Milanese, gli Spagnoli dal regno di Napoli, i Tedeschi che vi si erano stabiliti dietro il paravento storico del «santo Romano Impero germanico». Da qui il suo grido celebre: «Fuori i barbari!» (Historia, p. 84)
*Era lecito al papa, come principe secolare, indurre degli uomini a fare la guerra; e poteva ugualmente, come Capo supremo della Chiesa, servirsi della scomunica contro coloro che, secondo lui, avevano rotto con l'ortodossia o la morale: ma commetteva un abuso che non era stato mai tollerato, attaccando i suoi avversari contemporaneamente con le armi di un principe secolare e con quelle di un principe della Chiesa.
*Dopo aver così conquistato, con l'appoggio del re di Francia l'Umbria e il Bolognese, Giulio II° volse il suo sguardo verso la Romagna, della quale [[Cesare Borgia]] si era impadronito ai tempi di [[Papa Alessandro VI|Alessandro VI°]] e verso la quale i Veneziani, dopo la caduta di Cesare, avevano indirizzato le loro brame. Ma le forze delle quali disponeva la Serenissima erano superiori in modo schiacciante a quelle che Roma avrebbe potuto mettere in linea:<br />«Ridurrò la vostra Venezia alla capanna di pescatori dalla quale è nata», disse il papa all'oratore Pisani...<br />Al che il Veneziano rispose:<br />«Noi faremo di Vostra Santità un curato di campagna.»
 
==Note==