Mausoleo di Alicarnasso: differenze tra le versioni

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Pericle Ducati
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Citazioni sul '''Mausoleo di Alicarnasso'''.
 
*Come il Partenone per il secolo V, così il Mausoleo di Alicarnasso è la creazione artistico-plastica più importante del secolo IV. [...] L'{{sic|edifizio}}, considerato come una delle meraviglie architettoniche del mondo antico, era in sufficiente stato di conservazione nel secolo XIII, nel qual tempo fu sconquassato ed abbattuto da terremoti. ([[Pericle Ducati]])
*Sappiamo esattamente dove si trovava il Mausoleo grazie ad alcuni scavi che vennero effettuati verso la metà dell'Ottocento ad Alicarnasso. Era a destra del teatro e di fronte alla baia. Una simile posizione ha un significato importante che si collega con la tradizione delle colonie greche, dove, al centro della città, sorgeva il monumento funerario del fondatore. Questi era nominato dall'oracolo e quindi aveva un carisma particolare, una sorta di sacralità. ([[Valerio Massimo Manfredi]])
*Scopa ebbe per concorrenti a un medesimo tempo Briassi, Timoteo e Leocare, de' quali s'ba da ragionare a un tratto, perché essi di compagnia scolpirono il Mausoleo. Questo è un sepolcro fatto da Artemisia sua moglie a Mausolo re di Curia, il quale morì l'anno secondo della centesima olimpiade. Furono principal cagione questi artefici, che tale opera fosse annoverata fra i sette miracoli del mondo. È largo da mezzo giorno e tramontana sessantatrè piedi, e più breve dalle fronti, e gira tutto quattrocento undici piedi. È in altezza venticinque braccia, circondato da trentasei colonne. Da levante lo lavorò Scopa, da tramontana Briassi, da mezzodì Timoteo, da ponente Leoeare. Prima che lo finisseru, la reina Artemisia, la quale area fatto fare questa opera in onore del marito, venne a morte. Non però questi artefici si levarono, se non poi che l'ebbero fornito, giudicando che ciò dovesse essere una memoria della gloria e dell'arte loro; e oggi ancora concorrono di virtù fra loro. Vi si aggiunse anche il quinto artefice, che sopra l'altezza degli edificii pose una piramide di altezza altrettanta che la fabbrica, la quale sormonta ventiquattro gradini e va in su appuntandosi. In cima v'è una carretta da quattro cavalli, di marmo, fatta da Piti. Quella carretta riduce tutta l'opera all'altezza di cento quaranta piedi. ([[Plinio il Vecchio]])