Oscar Wilde: differenze tra le versioni

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*Essere completamente liberi e allo stesso tempo completamente dominati dalla legge è l'eterno [[paradossi dai libri|paradosso]] della vita umana, del quale ci rendiamo conto in ogni momento; e questa, lo penso spesso, è l'unica spiegazione possibile della tua natura, semmai possa esistere una spiegazione per i profondi e terribili misteri dell'anima umana, eccetto una, che rende ancor più mirabile il mistero. (in ''Tutte le opere'', p. 876)
*... la mia posizione nel mondo dell'Arte, l'interesse che la mia personalità aveva sempre testato, il mio denaro, il lusso in cui vivevo, le mille e una cosa che contribuivano a rendere incantevole e meravigliosamente inverosimile una vita come la mia, erano tutti insieme e ognuno singolarmente elementi che ti affascinavano [...] ma anche tu come me, hai sofferto una terribile tragedia nella tua vita [...] era questo: in te l'Odio fu sempre più forte dell'Amore. [...] Non ti accorgevi che non c'è spazio, nella stessa anima, per tutt'e due le passioni. Non possono vivere assieme in quella dimore finemente incisa. L'[[amore e odio|amore]] è nutrito dall'immaginazione, che ci fa diventare più saggi di quanto sappiamo, migliori di come ci sentiamo, più nobili di come siamo, e che ci permette inoltre di vedere la Vita come un'entità unica [...] Solo ciò che è delicato e concepito con delicatezza può dare vita all'Amore. Invece all'[[amore e odio|Odio]] tutto dà nutrimento. Non c'è stato un solo bicchiere di champagne che tu abbia bevuto in tutti questi anni che non abbia nutrito e ingrassato il tuo Odio. (in ''Tutte le opere'', p. 877)
 
==''La decadenzaDeclino della menzogna''==
*I tramonti sono decisamente fuori moda. Appartengono a un'epoca in cui l'ultima moda era Turner, per l'arte. Ammirarli denota provincialismo di carattere. Comunque essi continuano a esserci.
*La vitaVita imita l'[[arteArte]] molto più di quanto l'arte nonArte imiti la vitaVita.<ref name=a/>
*Nessun grande artista vede le cose come realmenteveramente sono. Se lo facesse, cesserebbe di essere un artista.
*Più si studia l'Arte e, meno ci interessasi lacura della Natura.<ref name=a/>
*SonoSolo soloil imoderno moderniha ala diventarecapacità sorpassatidi andar fuori moda.<ref>{{Cfr}} ''[[#Un marito ideale|Un marito ideale]]'': «Niente è così pericoloso quanto l'essere troppo moderni. Si corre il rischio di diventare improvvisamente fuori moda».</ref>
*Tutti coloroquelli che non sono incapacicapaci di imparare sihanno sono messipreso a insegnare.<ref name=a/>
 
==''Frasi e filosofie a uso dei giovani''==
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*La [[bellezza]] ha tanti significati quanti stati d'animo ha l'uomo; essa è il simbolo dei simboli. La Bellezza rivela ogni cosa perché non esprime nulla.
*La [[natura]] imita ciò che l'opera d'arte le propone. Avete notato come, da qualche tempo, la natura si è messa a somigliare ai paesaggi di Corot?
 
==''La decadenza della menzogna''==
*I tramonti sono ormai sorpassati. Appartengono al periodo in cui Turner era sulla cresta dell'onda. Ammirarli oggi equivale a confessare il proprio provincialismo.<ref name=a/>
*La vita imita l'[[arte]] più di quanto l'arte non imiti la vita.<ref name=a/>
*Nessun grande artista vede le cose come realmente sono. Se lo facesse, cesserebbe di essere un artista.
*Più si studia l'Arte e meno ci interessa la Natura.<ref name=a/>
*Sono solo i moderni a diventare sorpassati.<ref>{{Cfr}} ''[[#Un marito ideale|Un marito ideale]]'': «Niente è così pericoloso quanto l'essere troppo moderni. Si corre il rischio di diventare improvvisamente fuori moda».</ref>
*Tutti coloro che sono incapaci di imparare si sono messi a insegnare.<ref name=a/>
 
==''L'anima dell'uomo sotto il socialismo''==
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*André Gide, ''Incontri e pretesti'', traduzione di Enrico Emanuelli, Bompiani, 1945.
*Domenico Losurdo, ''Controstoria del liberalismo'', Laterza, 2005.
 
*Oscar Wilde, ''Tutte le opere'', a cura di Masolino d'Amico, Newton Compton Editori, 2010. ISBN 978-88-541-1818-8
 
*Oscar Wilde, ''Aforismi'', a cura di Alex R. Falzon, Mondadori, 2000.<ref group="nota" name=Afo>Wilde non pubblicò mai una raccolta di aforismi; tutte le presenti attingono alle sue varie opere.</ref>
*Oscar Wilde, ''Aforismi'' (''Sebastian Melmoth Aphorisms''), con un saggio di James Joyce, traduzione di Biagio Chiaria, introduzione di Riccardo Reim, Grandi tascabili economici Newton, Roma, 1992.<ref group="nota" name=Afo/> ISBN 88-7983-042-2
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*Oscar Wilde, ''De Profundis'', traduzione di Patrizia Collesi, Newton Compton, 1994.
*Oscar Wilde, ''De Profundis'', traduzione di Camilla Salvago Raggi, Feltrinelli, 1966.
*Oscar Wilde, ''Declino della menzogna'', traduzione di Francesca Ciullini, in ''Tutte le opere'', ''op. cit.'', 2010.
*Oscar Wilde, ''Frasi e filosofie a uso dei giovani'', traduzione di Francesca Ricci, in ''Tutte le opere'', ''op. cit.'', 2010.
*Oscar Wilde, ''Il critico come artista'', traduzione di Francesca Ciullini, in ''Tutte le opere'', ''op. cit.'', 2010.
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*Oscar Wilde, ''Opere'', a cura di Masolino d'Amico, Mondadori, 2000.
*Oscar Wilde, ''Poesie, poesie in prosa e una favola'' (''Poems, poems in prose and a fairy tale''), traduzione di Tommaso Giglio, BMM, 1958.
*Oscar Wilde, ''Tutte le opere'', a cura di Masolino d'Amico, Newton Compton Editori, 2010. ISBN 978-88-541-1818-8
*Oscar Wilde, ''Un marito ideale'', traduzione di Lucio Chiavarelli, in ''Tutte le opere'', ''op. cit.'', 2010.
*Oscar Wilde, ''Una donna senza importanza'', traduzione di Aldo Camerino, in ''Tutte le opere'', ''op. cit.'', 2010.