Caitlín R. Kiernan: differenze tra le versioni

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*Dopo la spiaggia e le cose che ha visto laggiù, le cose che ha detto e fatto e quelle che sono state dette e fatte a nome suo, desidera ardentemente sentirsi pulito.<br>Forse, pensa, è per questo che tanti uomini si allontanano da Odino e dai suoi fratelli per rivolgersi al Cristo romano ammazzato e al Dio senza nome che si dice sia suo padre. Quella promessa che verranno resi nuovamente puri e puliti e liberati dal peso e dalle conseguenze delle scelte fatte. (pp. 190-191)
 
*«Voi, padre. Ho una domanda che mi tormenta. Forse voi potete rispondermi.»<br>«Posso provarci», replica nervosamente il prete e Wealtheow lancia un'occhiata al re.<br>«Bene. Ottimo. Allora ditemi, padre, se il vostro dio è ora l'unico dio, che ne ha fatto di tutti gli altri, gli Aesir e i Vanir? È un guerriero tanto potente da avere avuto la meglio su tutti loro, anche su Odino?»<br>Il prete socchiude gli occhi e china la testa, fissando le pietre ai suoi piedi: «C'è un solo Dio», risponde pazientemente, «e non ce n'è mai stato un altro.»<br>Beowulf si avvicina al prete, che è almeno una testa più basso di lui. «Allora deve essere un tipo tremendamente impegnato, il vostro dio, se deve sbrigare il lavoro di tanti. Come fa, per esempio, a lottare con i giganti, a tenere sotto controllo i figli di Loki, a preparare le truppe ad Asgard, e a trovare ogni giorno il tempo di dispensare tanto amore e grazia e perdono al suo popolo?»<br>«Non mi lascerò prendere in giro, mio signore», mormora il prete.<br>«Prendere in giro?» ridacchia Beowulf, guardando prima Ursula, poi Wealtheow e simulando l'innocenza. «Non sto cercando di prendervi in giro, prete. Queste domande mi perseguitano davvero, e credevo che voi avreste avuto le risposte, dato che dite che questo dio senza nome parla con voi.»<br>«Se deridete Lui,» osserva il prete, «lo fate mettendo in pericolo la vostra anima immortale.»<br>«Ecco, allora immagino di dover cercare di essere più attento.»<br>«Beowulf», esclama Wealtheow, mettendosi tra il prete e il marito. «Smettetela immediatamente.»<br>«Ma non gliogli ho ancora chiesto nulla sul [[Ragnarǫk|Ragnarök]]», protesta Beowulf.<br>Il prete alza la testa e osa incrociare lo sguardo del re da dietro la barriera protettiva della regina. «È una favola pagana, questo Ragnarök», asserisce, poi si rivolge a Wealtheow. «Vostro marito è un infedele, e io non mi lascerò ridicolizzare...»<br>«Ho solo chiesto...» inizia a dire Beowulf, ma il freddo fuoco negli occhi di Wealtheow lo zittisce.<br>«Perdonatelo, padre», dice Wealtheow. «È un vecchio difficile e con abitudini troppo radicate.»<br>«Giusto,» borbotta lui. «Sono senza speranza. Per favore, non badate a me.» (p. 193-194)
 
*Gli alberi mi dicono cose. Le rocce parlano con me. Io parlo con le paludi e gli uccelli e gli scoiattoli. Tutti mi dicono ciò che gli uomini hanno dimenticato o non hanno mai saputo. [...] C'è una storia, [...] una storia che gli abeti rossi che crescono al limitare della palude sussurrano tra loro quando c'è una luna nuova. Racconta che lord Beowulf aveva stretto un patto con la merewife per diventare re dei danesi degli anelli e lord di Heorot, e che questo stesso accordo era stato stretto da re Hrothgar prima di lui. [...] Ha molti nomi. Forse una volta è stata venerata come una dea. Qualcuno l'aveva chiamata Njordr, moglie di Njord, altri Nerthus, dea della fertilità e altri ancora signora della laguna. A questo non credo. Lei è qualcosa strisciato fuori dal mare, un tremendo fantasma uscito dalle sale di Aegir. Ha abitato a lungo nel laghetto che tuo padre chiama la tomba dei draghi, e in occulte caverne che portano nel mare. Presso di lei Hrothgar ha generato il suo unico figlio. ('''Sigga''', pp. 214-215)