Snorri Sturluson: differenze tra le versioni
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*{{NDR|Sui figli di Borr}} Essi presero Ymir e lo trasportarono nel mezzo di Ginnungagap e fecero da lui la terra, dal suo sangue il mare e i laghi; la terra fu fatta dalla carne, e le montagne dalle ossa; le pietre e i massi essi fecero dai denti e dai molari e da quelle ossa che erano spezzate. [...] Da quel sangue che sgorgava dalle ferite e scorreva via, essi fecero il mare con cui cinsero e tennero ferma la terra e posero il mare ad anello attorno a essa, ed esso parrà a più d'un uomo impossibile da attraversare. [...] Essi presero anche il suo cranio e ne fecero il cielo e lo posero su supra la terra con quattro canti, e sotto ogni angolo posero un nano. Essi si chiamavano così: Austri, Vestri, Norðri, Suðri. Poi essi presero le faville e le scintille che volavano liberamente ed erano scagliate fuori da Muspellsheimr, e le posero nel mezzo di Ginnungahiminn, sia sopra che sotto, per illuminare il cielo e la terra. Essi diedero un posto a tutti i corpi luminosi, ad alcuni in cielo; altri volavano liberamente sotto [la volta] del cielo, e tuttavia diedero loro un posto e stabilirono il loro corso. (p. 11)
*{{NDR|Sulla Terra}} Essa è rotonda esternamente, e là fuori giace il profondo mare, e lungo la riva del mare essi diedero una terra da abitare alle stirpi dei giganti. Ma all'interno della terra essi fecero una fortezza tutt'intorno al mondo per via dell'inimicizia dei giganti, e per quella fortezza utilizzarono le ciglia del gigante Ymir e chiamarono quella fortezza Miðgarðr. Essi presero anche il suo cervello e lo gettarono in aria e ne fecero le nubi. (p. 12)
*Quando i figli di Borr andarono lungo la spiaggia del mare, trovarono due alberi e li raccolsero e ne crearono gli uomini; il primo diede loro spirito e vita, il secondo intelletto e movimento, il terzo forma, parola e udito e vista; diedero anche vesti e nome. L'uomo si chiamò Askr e la donna Embla, e di là fu generata la stirpe degli uomini cui fu data dimora al riparo di Miðgarðr
*Non ti è stato detto che gli dèi fecero un ponte dalla terra al cielo, che si chiama Bifröst? Devi averlo visto, può essere che tu lo chiami [[arcobaleno]]. (p. 16)
[[File:Odin (Manual of Mythology).jpg|thumb|Odino]]
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