Bettino Craxi: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Dopo il suicidio dell'On. Sergio Moroni}} Hanno creato un clima infame.<ref>Citato in ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1992/settembre/04/Craxi_Martelli_clima_infame_co_0_92090411449.shtml Craxi e Martelli: un clima infame]'', ''Corriere della Sera'', 4 settembre 1992.</ref>
*In questa vicenda {{NDR|L'arresto di [[Mario Chiesa]]}}, purtroppo, una delle vittime sono proprio io. Mi preoccupo di creare le condizioni perché il Paese abbia un Governo che affronti gli anni difficili che abbiamo davanti e mi trovo un mariuolo che getta un'ombra su tutta l'immagine di un partito che a [[Milano]] in cinquant'anni, nell'amministrazione del Comune di Milano, nell'amministrazione degli enti cittadini – non in cinque anni, in cinquanta – non ha mai avuto un amministratore condannato per reati gravi commessi contro la pubblica amministrazione. (TG3, 3 marzo 1992)
*L'[[eurocomunismo]] è un po' come l'[[Fenice|araba fenice]]: che ci sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa.<ref>Citando [[Pietro Metastasio]]: ''È la fede degli amanti | come l'Araba Fenice | che vi sia ciascun lo dice | ove sia nessun lo sa.''</ref><ref name=dAgostino/>
*{{NDR|A [[Pieter Willem Botha]]}} L'Italia, per la sua tradizione storica e per i valori che hanno ispirato il proprio ordinamento democratico, considera inaccettabili forme di organizzazione socio-politica fondate sullo sviluppo separato e sulla segregazione [...] Il governo italiano non può che ribadire la sua posizione di condanna del sistema dell'[[apartheid]] e della politica degli insediamenti forzati, che sono in stridente violazione della Carta delle Nazioni Unite.<ref>Citato in [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/06/13/craxi-botha-italia-condanna-apartheid.html?ref=search ''Craxi a Botha "L'Italia condanna l'apartheid"''], ''la Repubblica'', 13 giugno 1986.</ref>
*La mia libertà equivale alla mia vita. ([[Epitaffi|Iscrizione sulla sua tomba]] nel cimitero cristiano di Hammamet, in Tunisia)<ref>In Massimo Pini, ''Craxi: una vita, un'era politica'', Mondadori, 2006, una descrizione della tomba: "Quella stessa terra d'Islam che lo aveva difeso, lo ospiterà sotto una semplice lastra di cemento dipinta di bianco, con le date della sua permanenza sulla Terra, e un libro aperto sul quale spiccano le parole: «La mia libertà equivale alla mia vita», e la sua firma". Come testimoniato dal figlio [[Bobo Craxi]] in ''Route El Fawara: Hammamet'', Sellerio, è una frase che "ha detto tante volte", riportata sulla tomba per sua stessa volontà, secondo quanto riporta la [http://www.archivionline.senato.it/scripts/GeaCGI.exe?REQSRV=REQPROFILE&REQCARDTYPE=24&ID=2058231342 Fondazione Bettino Craxi].</ref>
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*{{NDR|Sul rapporto tra Partito Socialista Italiano e [[Unione Sovietica]]}} Il Psi si era sottratto da tempo alle "influenze" sovietiche. Un conto del resto sono le influenze, un conto sono le infiltrazioni che sono sempre possibili. Gli anni difficili erano stati altri. Erano gli anni in cui il Psi veniva finanziato dal Pcus e poi, per anni ancora, la corrente così detta "carrista" che diede vita al Psiup. Da allora molte cose erano cambiate e di certo [[Francesco De Martino|De Martino]] non era un uomo di Mosca, come, in quegli anni, lo era ancora [[Enrico Berlinguer|Berlinguer]].
*{{NDR|Sul [[caso Moro]]}} Il caso Moro continua a vivere con i suoi misteri. Quelli veri e quelli creati ad arte. Se e quando, in quella vicenda, si è calata una mano straniera nessuno è mai riuscito a dimostrarlo.
*{{NDR|Sul rapporto tra [[Partito Comunista Sovieticodell'Unione Sovietica]] e [[Partito Comunista Italiano]]}} I sovietici non accettavano l'[[eurocomunismo]] e l'adesione di fatto all'[[Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord|Alleanza Atlantica]] e men che meno le due cose insieme.
*{{NDR|Sul finanziamento del Partito Comunista Italiano da parte dell'Unione Sovietica}} La verità è che, in tutti questi anni, si poteva rileggere la storia italiana in modo onesto e critico. Si è preferita la via degli extraterrestri, cioè di quelli che avevano vissuto i decenni precedenti sulla luna.
*[[Pietro Nenni|Nenni]] aveva tagliato i ponti coi sovietici nel '56 nel corso della tragedia ungherese e De Martino lo aveva seguito, a differenza di altri che si organizzarono con i soldi russi per rovesciarlo.