Neil Gaiman: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Neil Gaiman==
*A volte penso che le storie siano come gli animali. Alcune normali, altre rare, altre ancora in via d'estinzione. Ci sono storie antiche come squali e storie tanto nuove su questa terra come gli esseri umani o i gatti.<br>[[Cenerentola]], per esempio, è una fiaba che, nelle sue varianti, si è diffusa in tutto il mondo con lo stesso successo dei topi o delle cornacchie. La troverete in ogni cultura. Poi ci sono storie come l'''[[Iliade]]'' che mi fanno venire in mente le giraffe, insolite eppure immediatamente riconoscibili ovunque compaiano o vengano raccontate. Ci sono, devono esserci, storie che si sono estinte, come il mastodonte o la tigre dai denti a sciabola, di cui non sono rimaste neppure le ossa: storie defunte, allorché le persone che le raccontavano sono morte e non potevano più narrarle, o storie che, da tempo dimenticate, hanno lasciato solo dei frammenti fossili di loro stesse in altri racconti. Del ''[[Satyricon]]'' non ci è pervenuta che una manciata di capitoli.<br>Con estrema facilità, ''[[Beowulf]]'' sarebbe potuta essere una di quelle.<br>Perché una volta, ben più di mille anni fa, la gente raccontava la storia di ''Beowulf''. Poi il tempo passò e la storia fu dimenticata. Come un animale di cui nessuno si era accorto che si fosse estinto o quasi. Perso dal folclore orale, venne preservato da un unico manoscritto. I manoscritti sono fragili e vengono prevedibilmente distrutti dal tempo o dal fuoco. Il manoscritto di ''Beowulf'' ha segni di bruciature.<br>Ma è sopravvissuto...<br>E quando fu riscoperto, cominciò lentamente a riprodursi, come una specie in via d'estinzione che viene riportata alla vita.<ref name="beowulfromanzo">Citato nell'introduzione di Caitlín R. Kiernan, ''La leggenda di Beowulf'', traduzione di Marina Depisch, Sperling & Kupfer, 2007, pp. IX-XI, ISBN 978-88-200-4405-3</ref>
*{{NDR|Su ''[[La leggenda di Beowulf]]''}} Abbiamo cercato di creare una storia sulla fine di un'era. L'idea che l'era dei mostri e l'era degli eroi stiano arrivando al termine.<ref name="originsbeowulf">Citato in ''The Origins of Beowulf'', materiale bonus, ''La leggenda di Beowulf'', edizione speciale due dischi, Warner Bros., 2007</ref>
*{{NDR|Sui critici de ''[[La leggenda di Beowulf]]''}} Alcuni di loro si sono indignati prima di vederlo e hanno scritto su Internet che non sarebbero andati a vedere il film. Altri si sono offesi perché la nostra versione della Danimarca era troppo montuosa. Si sono lamentati anche per per il tallone dai tacchi alti di [[Angelina Jolie]], dal momento che le donne non avevano talloni dai tacchi alti in epoca medioevale. Ad essere onesti, le donne non hanno mai avuti talloni con i tacchi alti; questo è stato qualcosa che gli animatori hanno fatto come uno strano ornamento. In nessun punto ho scritto 'lei ha dei piedi con i tacchi alti' ma allora mi sono dato la spiegazione che lei è un [[Madre di Grendel|mostro]] che cambia la sua forma e così può avere dei piedi con i tacchi alti se vuole.<ref name="beowulfecarriera">Citato in ''[http://www.neilgaimania.it/view.php?mode=interviste&id_doc=7 Gaiman parla di Beowulf e della sua carriera]'', ''Neilgaimania.it'', 17 marzo 2008.</ref>
*''[[Beowulf]]'' è una delle più antiche storie che esistono. Dei tempi quando si raccontavano storie attorno al fuoco sulle cose nell'ombra.<ref name="originsbeowulf"/>
*{{NDR|Su ''[[La leggenda di Beowulf]]''}} Chi è [[Il drago (Beowulf)|il drago]]? Perché c'è un drago? E il parallelo tra ciò che succede tra Beowulf e il drago e tra Hrothgar e Grendel sembrava troppo buono per non sfruttarlo.<ref name="originsbeowulf"/>
*Ci sono due fraintendimenti alla base della narrativa di [[fantascienza]]. Il primo fraintendimento è che la sf [...] si occupi del futuro, che essa sia, fondamentalmente, profetica. [...] Il secondo fraintendimento, una sorta di fraintendimento al quadrato, facile da credere una volta che si sia dato per scontato che 'la sf si occupa di prevedere il futuro', è questo: la sf riguarda un presente che non c'è più. In particolare, la sf riguarda solo il periodo in cui è stata scritta. [...] Questo è vero, in linea generale, ma è lo è sia per la sf che per ogni altro genere narrativo: i nostri racconti sono sempre il frutto dei nostri tempi. La sf, così come ogni altra forma d'arte, è un prodotto della sua epoca, che riflette o reagisce o illumina i pregiudizi, le paure e i presupposti del periodo in cui è stata scritta. Ma la sf è qualcosa di più [...] La cosa importante nella buona sf, quella che produce la fantascienza destinata a durare, è il modo in cui essa ci parla del nostro presente. Cos'è che ''adesso'' ci dice? E, ancora più importante, cosa ci dirà sempre? Poiché la sf diventa una pratica di scrittura significativa e ricca di implicazioni quando tratta di qualcosa di più grande e più importante dello ''zeitgeist'', che fosse o meno intenzione dell'autore (dalla prefazione a Samuel R. Delany, ''Una favolosa tenebra informe'', Fanucci Editore, 2004. pp. 7-8)
*{{NDR|Su ''[[La leggenda di Beowulf]]''}} Il più grande problema che abbiamo avuto nelle nostre prime bozze è che a 3 quarti del film c'è la necessità di abbandonare l'intero cast ed essere introdotti ad un completo cast nuovo. Bob disse come regista che sarebbe stato più facile per me vedere loro anziani e farli invecchiare e mostrare i loro bambini... Sai uno dei passi da me preferito, che non abbiamo fatto sullo schermo, è quando un vecchio Beowulf sta parlando con Ursula, lui dice mi ricordi tua madre Ursa e lei risponde quella era mia nonna, e tu realizzi come il tempo sia passato.<ref name="gaimanaverybeowulf">Citato in ''[http://www.neilgaimania.it/view.php?mode=interviste&id_doc=6 Gaiman e Avary su Beowulf]'', ''Neilgaimania.it'', 12 novembre 2008.</ref>
*L'amore infatti non appartiene alle terre del sogno. L'amore appartiene a Desiderio, e Desiderio è sempre crudele. (da ''Casa di Bambole'')
*La gloria di una cosa come ''Beowulf'' è che si può reinterpretare. E credo che questa sia la forza di questa vecchia storia.<ref name="originsbeowulf"/>
*Lo scrittore [[Larry Niven]], consiglia di conservare i propri errori di battitura per battezzarci personaggi esotici o razze aliene. E così Coraline, nata da uno scivolamento di dita sulla tastiera, non è mai tornata Caroline. (dall'intervista di M. Giovannini, ''Ciak'', giugno 2009)
*Non penso che lo stato d'animo abbia molto a che fare con ciò che si scrive. Ero solito porre fine al [[mondo]] molto spesso nei miei primi lavori, questo perché non riuscivo a pensare a nessun altro modo per terminare una storia. L'atmosfera di una storia è esattamente l'atmosfera che la storia richiede. (dal sito nextplanetover.com, traduzione di Andrea Ligas per ultrazine.org, 2004)