Gilbert Keith Chesterton: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 14:
*I bambini, infatti, sono innocenti e amano la giustizia, mentre la maggior parte di noi è malvagia e naturalmente preferisce il perdono. (''On lying in bad and other essays'', a cura di Alberto Manguel, Bayeux Arts, 2000) <ref>Citato in ''Albero e Foglia'' di [[John Ronald Reuel Tolkien]] (edizione Bompiani dicembre 2008).</ref>
*I fatti non hanno mai creato lo spirito della realtà, perché la realtà stessa è uno spirito. (''Come to think of it'', cap. 8)
*Il compromesso era solito significare che mezza, p.notta era meglio di niente. Tra i moderni statisti sembra realmente che mezza, p.notta sia meglio di una, p.notta intera. (''Ciò che non va nel mondo'', cap. 3)
*Il [[male]] vince sempre grazie agli uomini dabbene che trae in inganno; e in ogni età si è avuta un'alleanza disastrosa tra abnorme ingenuità e abnorme peccato. (da ''Eugenetica e altri malanni'')
*Il mondo non languirà mai per mancanza di [[Meraviglia|meraviglie]], ma soltanto quando l'uomo cesserà di meravigliarsi.<ref name="Parisini">Citato in Marcus Parisini, ''L'anima degli animali'', Edizioni Biblioteca dell'Immagine, Pordenone, 2002, p. 45. ISBN 88-87881-68-5</ref>
Line 78 ⟶ 77:
===[[Explicit]]===
Questa convinzione assoluta secondo cui esiste una chiave che apre tutte le porte mi riporta al primo sguardo del glorioso dono dei sensi. Mi riporta all'esperienza meravigliosa della sensazione. Ecco stagliarsi di nuovo di fronte a me, chiara e netta come un tempo, la figura di un uomo che attraversa un ponte e che ha con sé una chiave. È identico a quello che vidi per la prima volta nel mondo incantato, attraverso la finestrella del teatrino di mio padre. So che colui che viene chiamato Pontifex, il costruttore di ponti, è anche il Claviger, il portatore della chiave. Queste chiavi gli furono date per poter legare e sciogliere tutte le cose, quando era ancora un povero pescatore in un paese lontano, lambito da un piccolo mare quai segreto.
 
 
==''Cosa c'è di sbagliato nel mondo''==
*È piuttosto evidente che la gonna è un segno della dignità femminile, non della sottomissione femminile; lo si può provare con una semplice verifica. Nessun sovrano indosserebbe in maniera deliberata le catene messe allo schiavo... Ma quando gli uomini vogliono essere sicuri di ottenere un riconoscimento notevole, come i giudici, i preti e i re, essi indossano le gonne, le lunghe e dondolanti vesti della dignità femminile. Il mondo intero è sotto il governo della sottoveste, perché anche gli uomini indossano la sottoveste quando vogliono governare. (2016, p. 112)
*Questo è il compito impegnativo che sta di fronte agli educatori: essi devono insegnare alla gente a degustare i colori come fossero liquori. Hanno il difficile compito di trasformare degli ubriaconi in degustatori. Se il ventesimo secolo riuscirà a portare a termine questo compito, sarà almeno in pari con il dodicesimo secolo. (2016, p. 159)
*L'unico modo in cui possiamo impedire il [[Socialismo]] è attraverso un cambiamento vasto come il Socialismo. Se sosteniamo la proprietà privata, dobbiamo distribuire la proprietà, seminandola dappertutto con assoluta severità, come fece la Rivoluzione francese. Se vogliamo preservare la famiglia, dobbiamo rivoluzionare la nazione. (2016, p. 201)
 
*Un tempo la parola "compromesso" significava che mezza pagnotta era meglio che non avere pane. Tra i moderni uomini di stato ora sembra che significhi che mezza pagnotta è meglio di una pagnotta intera. (cap. 3; 2011)
 
==''Eretici''==
Riga 388:
 
==Bibliografia==
*Gilbert Keith Chesterton, ''Cosa c'è di sbagliato nel mondo'', traduzione di Annalisa Teggi, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2016 (2011).
*Gilbert Keith Chesterton, ''Eretici'', traduzione di Cristina Cavalli, Lindau, Torino, 2010.
*Gilbert Keith Chesterton, ''Francesco d'Assisi'', traduzione di Daniela Cuccurullo, Guida Editori, Napoli, 1990.