Malattia: differenze tra le versioni

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*Imparò a conoscere per la prima volta in vita sua la malattia, la benefica coercizione delle sue mani delicate, la sensazione meravigliosamente ingannevole di potersi alzare, ma di non volersi sollevare dal letto, la capacità di stare disteso e allo stesso tempo di librarsi, la forza che viene dall'abbandono come la grazia dalla sventura, e il muto dialogo con il cielo, che vasto e grigio empiva la finestra della stanza situata in alto, unico ospite dal mondo esterno. ([[Joseph Roth]])
*Io mantengo verso i [[Medico|medici]] una benevola diffidenza, perché a furia di studiare le malattie finiscono per considerare la [[salute]] anch'essa come una malattia. ([[Alfredo Panzini]])
*L'[[amore]] d'oggi è una malattia che entra nel [[sangue]] con il contatto; il resto è letteratura romantica del [[passato]], è chiaccherachiacchiera, è retorica; può essere tutt'al più contorno, ma non è il nocciolo. ([[Mario Mariani]])
*La [[guarigione]] tende all'unità e alla completezza. L'uomo è sano una volta che ha trovato il suo vero Sé ed è diventato una cosa sola con tutto quello che è. [...] La malattia costringe l'uomo a non abbandonare la via che porta all'[[unità]], per questo ''la malattia è una via che conduce alla [[perfezione]]''. (''[[Malattia e destino]]'')
*La malattia è il lato [[notte|notturno]] della [[vita]]. ([[Susan Sontag]])