Oliver Sacks: differenze tra le versioni

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==''L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello''==
===[[Incipit]]===
«L'ultima cosa che si decide quando si scrive un libro» osserva Pascal «è che cosa mettere all'inizio». Così, dopo aver scritto, raccolto e ordinato queste strane storie, dopo aver scelto un titolo e due epigrafi, devo ora chiedermi che cosa ho fatto, e perché<ref>Questo è l'''incipit'' della prefazione; il libro inizia così (Parte prima, "Perdite"): "Il termine preferito della neurologia è «deficit», col quale si denota una menomazione o l'inabilità di una funzione neurologica: perdita della parola, perdita del linguaggio, perdita della memoria, perdita della vista, perdita della destrezza, perdita dell'identità e una miriade di altre mancanze e perdite di funzioni (o facoltà) specifiche. Per tutte queste disfunzioni (altro termine molto in voga) abbiamo tutta una serie di parole privative: ''a-''fonia, ''a-''femia, ''a-''fasia, ''a-''lessia, ''a-''prassia, ''a-''gnosia, ''a-''tassia – una parola per ogni funzione nervosa o mentale di cui i pazienti, in seguito a malattia, lesione o difetto di sviluppo, si trovino in parte o del tutto privati.</ref>.
 
===Citazioni===
*«L'ultima cosa che si decide quando si scrive un libro» osserva Pascal «è che cosa mettere all'inizio». Così, dopo aver scritto, raccolto e ordinato queste strane storie, dopo aver scelto un titolo e due epigrafi, devo ora chiedermi che cosa ho fatto, e perché. (prefazione)
*Mi sento infatti medico e naturalista al tempo stesso; mi interessano in pari misura le malattie e le persone; e forse sono anche insieme, benché in modo insoddisfacente, un teorico e un drammaturgo, sono attratto dall'aspetto romanzesco non meno che da quello scientifico, e li vedo continuamente entrambi nella condizione umana, non ultima in quella che è la condizione umana per eccellenza, la malattia: gli animali si ammalano, ma solo l'uomo cade radicalmente in preda alla malattia. (dalla prefazione)
*Una ragione importante di questa relativa indifferenza per l'emisfero destro o «minore», come è sempre chiamato, è che mentre gli effetti di lesioni variamente localizzate nella parte sinistra sono facilmente dimostrabili, le corrispondenti sindromi dell'emisfero destro appaiono molto meno distinte.
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*«Non è convincente» disse. «Non usa una prosa chiara. Usa le parole in modo improprio. O ha dei disturbi cerebrali oppure ha qualcosa da nascondere».
*Ecco dunque dov'era il paradosso del discorso del Presidente. Noi normali, indubbiamente aiutati dal nostro desiderio di esser menati per il naso, fummo veramente menati per il naso (''populus vult decipi, ergo decipiatur''). E così astuta era stata la combinazione di un uso ingannevole delle parole con un tono ingannatore che solo i cerebrolesi ne rimasero indenni, e sfuggirono all'inganno.
*L'anima è «armonica», quale che sia il QI, e per alcuni, come gli studiosi delle scienze fisiche e i matematici, il senso dell'armonia, forse, è principalmente intellettuale.
*L'anima è armonica [...]
*La storia individuale del malato e l'intera vita del malato non devono mai passare in secondo ordine