Marco Minghetti: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
la scuola di raffaello e gli influssi di Michelangelo
raggruppo citazioni dal testo "Raffaello"
Riga 3:
 
==Citazioni di Marco Minghetti==
*A [[Ludovico Carracci|Lodovico Carracci]] {{sic|si appartiene}} l'onore di aver dato alla scuola eclettica la dottrina e l'esempio, la teorica e la pratica. Imperocché egli insegnava come bisognasse unire l'osservazione della natura alla imitazione di tutte le scuole, togliendone il meglio, e temperando insieme ogni maniera di stile; e, nelle grandi sue opere, si sforzava di porre in atto il medesimo pensiero.<ref>Da ''Raffaello'', p. 263</ref>
 
*La [[logica]] non trionfa sempre nel mondo, e rare volte nelle assemblee legislative.<ref>Da un discorso alla Camera dei Deputati, 28 aprile 1878; citato in Claudio Magni, ''Marco Minghetti, uomo di stato'', L. Roux, 1894</ref>
 
*Nato di volgar gente, ottuso alquanto nel senso dell'udito, fu chiamato prima il Sordicchio, e poi più tardi, [[Pinturicchio]]. E anch'esso il Vasari lo accagiona di carattere strano e fantastico, e dice che morì d'invidia e di crepacuore, avendo colle sue ubbie porto occasione ai frati di S. Francesco a Siena, appo i quali lavorava, di scoprire entro una cassa cinquecento ducati d'oro. Ma il vero è, che egli ebbe una rea moglie, la quale, d'accordo col drudo, lo serrò in casa e lo tenne quivi privo di ogni conforto a morire di stenti e di inedia: sicché dobbiamo compiangerne la fine e non condannarlo. Ma, riguardandolo come pittore, parmi che sia agevole persuadere chiunque visita Roma, della grandezza del Pinturicchio; il quale io non dirò superiore al Perugino, ma non oserei tampoco dirlo da meno.<ref>Da ''Raffaello'', pp. 39-40</ref>
 
*Non è assurdo che noi, che dovunque, [...] in Francia o in Inghilterra, formeremmo il centro-sinistra o addirittura la sinistra, siamo qui l'estrema destra, come se fossimo dei reazionari?<ref>Da una lettera ad un collega del 1880; citato in [[Ernesto Galli della Loggia]], ''Intervista sulla destra'', Laterza, 1994</ref>
 
*Una nota caratteristica della scuola di [[Raffaello Sanzio|Raffaello]] è questa: che non appena morto il maestro, essa sentì gli influssi di Michelangelo e ne fu modificata profondamente. <ref>Da ''Raffaello'', p. 259</ref>
 
==''I partiti politici e la ingerenza loro nella giustizia e nell'amministrazione''==
Line 23 ⟶ 17:
 
*{{NDR|Rivolto agli "avversari del governo costituzionale" che, incapaci "d'immaginare qualcosa di più perfetto, falliscono"}} Pertanto io lascio costoro alla orgogliosa ed ignorante baldanza onde maledicendo a tutti, sè medesimi adorano. (cap. III, p. 185)
 
==''Raffaello''==
*Nato di volgar gente, ottuso alquanto nel senso dell'udito, fu chiamato prima il Sordicchio, e poi più tardi, [[Pinturicchio]]. E anch'esso il Vasari lo accagiona di carattere strano e fantastico, e dice che morì d'invidia e di crepacuore, avendo colle sue ubbie porto occasione ai frati di S. Francesco a Siena, appo i quali lavorava, di scoprire entro una cassa cinquecento ducati d'oro. Ma il vero è, che egli ebbe una rea moglie, la quale, d'accordo col drudo, lo serrò in casa e lo tenne quivi privo di ogni conforto a morire di stenti e di inedia: sicché dobbiamo compiangerne la fine e non condannarlo. Ma, riguardandolo come pittore, parmi che sia agevole persuadere chiunque visita Roma, della grandezza del Pinturicchio; il quale io non dirò superiore al Perugino, ma non oserei tampoco dirlo da meno.<ref>Da ''Raffaello'', (pp. 39-40</ref>)
 
*Una nota caratteristica della scuola di [[Raffaello Sanzio|Raffaello]] è questa: che non appena morto il maestro, essa sentì gli influssi di Michelangelo e ne fu modificata profondamente. <ref>Da ''Raffaello'', (p. 259</ref>)
 
*A [[Ludovico Carracci|Lodovico Carracci]] {{sic|si appartiene}} l'onore di aver dato alla scuola eclettica la dottrina e l'esempio, la teorica e la pratica. Imperocché egli insegnava come bisognasse unire l'osservazione della natura alla imitazione di tutte le scuole, togliendone il meglio, e temperando insieme ogni maniera di stile; e, nelle grandi sue opere, si sforzava di porre in atto il medesimo pensiero.<ref>Da ''Raffaello'', (p. 263</ref>)
 
==Citazioni su Marco Minghetti==