John Gardner: differenze tra le versioni

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*Anche l'[[infanzia]] è bella, prima di scoprire la terribile monotonia, anno dopo anno. (p. 9)
*- Buie voragini! - grido dalla cima della rupe, - Prendetemi! Trascinatemi nei maleodoranti e neri vostri intestini e polverizzate le mie ossa! - Mi terrorizza il suono della mia voce immensa nell'oscurità. Tremo da capo a piedi, trasportato nelle profondità abissali del mio essere, come una creatura costretta a un'udienza col tuono.<br>Allo stesso tempo in segreto non mi lascio ingannare. Il tumulto è frutto soltanto del mio grido, e le voragini, come tutto ciò che è vasto, sono inanimate. Non mi carpiranno mai, a meno che, in uno slancio di fanatismo religioso, mi butti. (p. 9)
*Alle mie spalle, ai confini del mondo, la [[Madre di Grendel|mia grassa madre]], pallida che pare emani una luminescenza, continua a dormire, vecchia, amareggiata, nella tetra stanza sotterranea. Megera gonfia d'anni, confusa, stremata dalla sofferenza. Colpevole, così immagina, di qualche crimine ormai scordato, forse ancestrale. (Dev'esserci qualcosa d'umano in lei). Non che pensi. Non che analizzi e ponderi i polverosi meccanismi della sua miserevole e sciagurata vita. Nel sonno s'aggrappa a me come per schiacciarmi. Mi libero. - Perché siamo qui? - le domandavo un tempo. - Perché restiamo in questa tana putrida e maleodorante? - Trema alle mie parole. Le labbra spesse fremono. - Non domandare! - implorano gli artigli agitati. (Non parla mai). - Non domandare! - Una volta pensavo si trattasse di un terribile segreto. Le lanciavo un'occhiata scaltra. Me lo dirà al momento giusto, pensavo. Non mi diceva nulla, però. Io continuavo ad aspettare. Questo accadeva prima che il vecchio [[Il drago (Beowulf)|drago]], calmo come l'inverno, svelasse la verità. Non era un amico lui. (pp. 10-11)
*Compresi che il mondo era il nulla: un caos meccanico, ostilità bruta su cui stupidamente imponiamo speranze e paure. Compresi in modo definitivo e assoluto che io solo esisto. Tutto il resto è semplicemente ciò che mi spinge o contro cui io spingo, ciecamente - come ciecamente mi respinge tutto ciò che non sono io. Io creo l'intero universo, attimo per attimo. (pp. 19-20)
*Se i canti erano veri, e suppongo che almeno un paio lo fossero, c'erano sempre state guerre e quello che avevo visto era stato solo un periodo di mutuo sfinimento. (p. 30)
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*''[[Beowulf]]''
*[[Grendel]]
*[[Il drago (Beowulf)|Il drago]]
 
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