Francesco Milizia: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→‎Citazioni: Buonarroti e Borromini
→‎Citazioni: Tintoretto
Riga 23:
*{{NDR|Sulle copie ''fedeli e facili''}} Si vuole per certo che [[Giulio Romano]] nel veder la copia che [[Andrea del Sarto]] {{sic|avea}} fatto del ritratto di Leon X<ref>Papa Leone X, nato Giovanni di Lorenzo de' Medici.</ref> disegnato e dipinto da Giulio Romano stesso sotto la direzione di Raffaello, la prendesse per il suo proprio originale. (p. 308)
*Andrea Vannucci del Sarto fiorentino, [...] fu a Roma e migliorò nell'osservare Raffaello. Il suo colorito è passabile, benché dia nel rosso, e le mezze tinte {{sic|sieno}} d'un grigio verdastro o nerastro. Il suo pennello ha del morbido, il disegno è grandioso senza bellezza ideale. È talvolta un po' ammanierato: buoni panneggiamenti, ma composizione fredda e poco legata. (pp. 313-314)
*{{NDR|[[Tintoretto]]}} Fu gran disegnatore e gran colorista. Soleva dire che il colore si vende nelle botteghe, e che il disegno è nella testa degli uomini grandi. Diceva altresì che col bianco e col nero si fa qualunque cosa ben rilevata. (p. 319)
*[[Andrea del Verrocchio|Andrea Verrocchio]] scultore e pittore dipinse con durezza, ma con disegno corretto, diede grazia alla testa delle donne, fu il primo a formare in gesso i visi delle persone per far ritratti somiglianti, [...]. (p. 470)