Robert Walser: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Robert Walser==
*L'indossare [[calzoni]] presentava il vantaggio che le donne ponevano spirito e lingua nel proprio passo, il quale, nascosto sotto la gonna, si sente meno osservato e giudicato. (da ''Storie'', Adelphi, 2008)
*Quelli che [[Ubbidienza|ubbidiscono]] sono per lo più la copia perfetta di quelli che [[Comandare|comandano]].<ref>Citato in ''Focus'', n. 49, pag. 114</ref>
 
==''Jakob von Gunten''==
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*Il sonno è più religioso di tutta la sua religione. (p. 43)
*Ecco che cosa volevo dire: non poter fare una cosa è come farla doppiamente in un qualche altro modo. Non c'è nulla di più insipido di un facile, sbrigativo consenso dato a fior di labbra. (p. 79)
*Quelli che [[Ubbidienza|ubbidiscono]] sono per lo più la copia perfetta di quelli che [[Comandare|comandano]].<ref>Citato in ''Focus'', n. 49, pag. 114</ref>(2014)
 
==[[Incipit]] di alcune opere==
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*La "follia" di Walser, preesistente alla diagnosi clinica, è dunque la cellula germinale degli spazi irreali, di quella immaginazione malinconica che sembra percorrere, con la divina levità degli eterni proscritti, le «camere intime» di un'interiorità poetica confinante con i profili sfuggenti e più veri delle cose. Già vivere alla periferia del mondo borghese, già chiedere non felicità, ma oblio, già voler essere e restare "piccoli", come aveva detto Jakob, già sapere di poter respirare solo «nelle regioni inferiori», nelle miniere di Falun dei "senza patria" e dei "non nati", già tutto questo è uno scandalo per la ragione, un misfatto imperdonabile per il senso comune. ([[Ferruccio Masini]])
*Walser comincia dove cessano le fiabe. ([[Walter Benjamin]])
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==
*Robert Walser, ''I fratelli Tanner'', traduzione di Vittoria Rovelli Rubert, Adelphi.
*Robert Walser, ''L'assistente'', traduzione di Ervino Pocar, Einaudi.
*Robert Walser, ''Jakob von Gunten'', traduzione di Emilio Castellani, Adelphi, 1992; Adelphi, 2014.
 
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