Aldo Busi: differenze tra le versioni

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*È [[Vladimir Luxuria|uno]] che ce l'ha fatta, ma è diventato un gay da regime, che va in tv in maschera e la cui funzione politica è filogovernativa.<ref group="fonte:">Citato in ''[http://www.ilsensodellavita.tv/dicono-di-noi/seconda-edizione/1499-busi-vs-luxuria-lippi-vs-lanza-i-duelli-si-fanno-solo-in-tv-la-voce-di-romagna.html Busi Vs Luxuria, Lippi VS Lanza. I duelli si fanno solo in tv (La Voce di Romagna)]'', ''ilsensodellavita.tv'', 9 novembre 2006.</ref>
*{{NDR|su [[Lucio Dalla]]}} È uno scarto psichico inevitabile, una sensazione di imbarazzo, un sapore di fregatura sistematica: un omosessuale non pubblicamente dichiarato che quindi se ne strafotta della morale sessuale cattolica, che mai nulla ha espresso contro l'omofobia di matrice clericale che impesta il suo Paese, che mai una volta ha preso posizione aperta per i diritti calpestati dei cittadini suoi simili di sventura politica e civile e razziale, un tipo così che, per esempio, scrive e canta il suo amore per una donna viene prima (per mediocrità di carattere, ipocrisia deliberata, amore del quieto vivere a discapito di chi lotta per i suoi stessi diritti da lui per primo negati) della bellezza o bruttezza della sua dedica impropriamente musicata. Non vedi l'omaggio alla donna, vedi la ridicola falsità e la necessità estetica per conto terzi che vi soggiace.<ref group="fonte:">Da ''[http://www.altriabusi.it/2012/03/03/su-lucio-dalla-e-sugli-scomparsi-ad-arte-gia-in-vita/ Su Lucio Dalla e sugli scomparsi ad arte già in vita]'', ''Altriabusi.it'', 3 marzo 2012.</ref>
*Il corpo... Come dev’essere stato bello avere un corpo, nell’Ottocento. Come dev’essere stato bello darlo in pasto a chi in pasto lo dava, ai tempi in cui fiorivano i canti di [[Lautréamont]] e i “reati immaginari” quali l’eresia, la sodomia, la stregoneria cassati dal Codice Napoleonico non erano ritornati di nuovo in auge quali spauracchio dello stato di polizia organizzato dall’oligarchia politico-religiosa come accade nella Russia del demente aguzzino Putin! Tutto si articolava nel corpo, come in un grido. Adesso nel corpo rischia di articolarsi o, meglio, disarticolarsi non il grido, che non c’è più, ma il belare degli infanti a vita. Scrive [[Honoré de Balzac|Balzac]] che un uomo, quando si spoglia, togliendosi abiti, pantaloni, scarpe e ghette, è un uomo che ha perduto ogni potere sociale, perciò la nudità maschile genera imbarazzo a lui per primo se fosse esposta. Un uomo del genere, nudo nella sua intimità non condivisa, non è soltanto un corpo, ma un corpo che vuole tornare bambino, tale e tanto è il sollievo per essersi tolto quella corazza d’apparenza sociale. Quest’uomo, oggi, è regredito all’infanzia oltre ogni immaginazione: non legge, non riflette, guarda solo qualcosa che catturerà la sua attenzione per pochi secondi. È mercificato oltre necessità, per paura di valere di meno mette il cartellino del prezzo su tutto. La mercificazione del corpo la vediamo ovunque, nella scienza come nella pseudoscienza che l’aspetta al varco una volta smentita o superata, nella religione come nel religiosismo moral-sessual- sentimentale che nei secoli dei secoli è piccolo borghese e fedele alla propaganda che lo precede e che precede ogni dio catodico e laico. C’è un paravento scientifico ovvero scientista e superstizioso dietro il quale si nascondono le cose dell’autoritarismo finanziario funzionale allo stato di fatto e di stallo, e il corpo è tra queste, e questo stato di fatto e di stallo per funzionare ha bisogno che il corpo e la sua sessualità continuino a essere infelici, a crogiolarsi nel recinto delle cosiddette trasgressioni- regressioni licitate affinché l’essere umano resti nell’alveo della perversione, carissima da soddisfare senza peraltro soddisfarsi, e non pervenga mai alla versione gratuita, anticommerciale, rivoluzionaria, spauracchio di ogni dispotismo politico e assolutismo religioso.<ref>Aldo Busi:«La mercificazione del corpo è ovunque», un'intervista di Marco Dotti, uscita su ''vita.it'', 4 agosto 2015.</ref>
*Il trucco sta nel far prendere tutto alla lettera e gli italiani ci sono cascati. [...] La relazione da me a te è sempre una traduzione. Prendere alla lettera qualcosa o qualcuno e infilzarlo con lo spillo di un’etichetta una volta per sempre come fosse un insetto in una teca sprigiona violenza. [[San Girolamo]], il patrono dei traduttori, diceva che le cose, della Bibbia in primis, che devono transitare da una riva all’altra non vanno prese alla lettera perché nel tragitto muoio.<ref>Aldo Busi:«La mercificazione del corpo è ovunque», un'intervista di Marco Dotti, uscita su ''vita.it'', 4 agosto 2015.</ref>
*La struttura profonda del linguaggio verbale, e ormai scritto, è stata modificata dall’ipervelocità fonetica: non c’è tempo per articolare un pensiero, solo per dare fiato a un bisogno. <ref>Aldo Busi:«La mercificazione del corpo è ovunque», un'intervista di Marco Dotti, uscita su ''vita.it'', 4 agosto 2015.</ref>
*Le dirò subito che non c'è affatto nulla di universale in noi. Ci creiamo dei miti e dei valori, ma in realtà siamo soltanto il frutto della contingenza. L'uomo ha tutto meno che natura, siamo solo esseri umani nervosi, soggetti alla nostra cultura o subcultura. Noi che ci proponiamo disperatamente di determinare, siamo sempre comunque determinati. Soltanto all'essere veramente umano spetta la facoltà di disintroiettare questa oggettivazione, quindi aspirare a diventare se stesso e sapere realmente chi è per rapporto al mondo e agli altri.<ref group="fonte:">Da un'intervista di Luigi La Rosa, ''Orizzonti'' n. 18, aprile/luglio 2002; riportata in ''[http://www.paroleinfuga.it/display-text.asp?IDopera=44667 Intervista ad Aldo Busi: «Non bisogna mai aspettarsi nulla dagli altri. Bisogna dare, perché è nel nostro dovere di umanità»]'', ''Paroleinfuga.it''.</ref>
*Montichiari è in pieno territorio [[Lega Nord|leghista]], conta 24mila abitanti ma si fanno più cappelle che asili per bambini. La Lega timbra i banchi degli asili nei paesi vicini, vergogna! Io da anticlericale sono costretto a dare l'8 per 1000 al Vaticano e non voglio trovarmi un prete davanti quando morirò. Sarei costretto a sollevare il coperchio della tomba. Insomma, sono una delle più grandi intelligenze italiane e vorrei che la mia volontà venisse rispettata.<ref group="fonte:">Citato in ''[http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2010/09/13/news/testamento_busi-7033949/index.html?ref=search Nessun rito, state pure a casa vostra]'', ''Repubblica.it'', 13 settembre 2010.</ref>
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*Con loro ho un contratto decennale per i 40 titoli pubblicati, che scade nel 2014. La prelazione era un gesto di cortesia, benché ormai l'immagine di Mondadori la facciano Marina Berlusconi con le sue infelici lettere a Saviano o Signorini con le foto di Kate Middleton a seno nudo.
 
{{Int|''[http://www.lettera43.it/cronaca/omosessualita-busi-italiani-dementi-leggete-boccaccio_43675109514.htm Omosessualità, Busi: «Italiani, dementi, leggete Boccaccio»]''|Gabriella Colarusso, ''lettera43.it'', 29 Settembresettembre 2013|h=4}}
*[[Boccaccio]] non ha questo tipo di vincoli e di lungimiranze da serva. Lascia l'uomo libero di fronte a se stesso e agli altri, non lo sotterra né lo innalza, lo fa stare sui suoi piedi, gli infonde fiducia in sé e nelle sue forze e nei suoi meravigliosi limiti. Umani, per l'appunto.
*[[Dante]] insegna la strada maestra della norma: l'inferno, il paradiso, il limbo, il premio o la punizione. È la grancassa del cattolicesimo, è un poeta funzionale, bravino ma interessato a compiacere, insomma, spera di essere ben presto a busta paga per i servigi resi. È critico ma solo quel tantino che fa birichino e niente più, in effetti è ligio e monolitico. In altre parole, insegna a piegare il capo e a inginocchiarsi. Tutto in lui è funzionale al potere.
*Gli [[omosessuali]] mica esistono, esiste il problema dell'omofobia, esistono i dementi che sindacano sulla sessualità altrui che non corrisponde alla loro, come se la loro fosse la Verità Naturale mentre è solo la verità del coglione.
*{{NDR|Su [[Papa Francesco]]}} La misericordia... ma che se la metta nel culo. Gli omosessuali non hanno bisogno della sua misericordia. D'altra parte è un prete, è un gesuita, non può uscire da questi schemi in cui un pappone ispirato si inventa e impone un peccato per darsi il potere di perdonarlo e intascarne la penitenza dovuta.<br />Bergoglio usa parole nuove, un po' diverse, magari più accorte nella strategia del marketing ma per dire la solita stramaledetta cosa. Cioè la chiusura più totale ai gay e, tanto per cambiare, all'aborto. Non c'è nessuna volontà vera di cambiamento.
 
{{Int|''[http://www.vita.it/it/interview/2015/08/04/aldo-busi-la-mercificazione-del-corpo-e-ovunque/1/ Aldo Busi: «La mercificazione del corpo è ovunque»]''|Marco Dotti, ''vita.it'', 4 agosto 2015|h=4}}
*Il corpo... Come dev’esseredev'essere stato bello avere un corpo, nell’Ottocentonell'Ottocento. Come dev’esseredev'essere stato bello darlo in pasto a chi in pasto lo dava, ai tempi in cui fiorivano i canti di [[Lautréamont]] e i “reati"reati immaginari”immaginari" quali l’eresial'eresia, la sodomia, la stregoneria cassati dal Codice Napoleonico non erano ritornati di nuovo in auge quali spauracchio dello stato di polizia organizzato dall’oligarchiadall'oligarchia politico-religiosa come accade nella Russia del demente aguzzino Putin! Tutto si articolava nel corpo, come in un grido. Adesso nel corpo rischia di articolarsi o, meglio, disarticolarsi non il grido, che non c’èc'è più, ma il belare degli infanti a vita. Scrive [[Honoré de Balzac|Balzac]] che un uomo, quando si spoglia, togliendosi abiti, pantaloni, scarpe e ghette, è un uomo che ha perduto ogni potere sociale, perciò la nudità maschile genera imbarazzo a lui per primo se fosse esposta[...]. Un Quest'uomo del genere, nudo nella sua intimità non condivisa, non è soltanto un corpo, ma un corpo che vuole tornare bambino, tale e tanto è il sollievo per essersi tolto quella corazza d’apparenza sociale. Quest’uomo, oggi, è regredito all’infanziaall'infanzia oltre ogni immaginazione: non legge, non riflette, guarda solo qualcosa che catturerà la sua attenzione per pochi secondi. È mercificato oltre necessità, per paura di valere di meno mette il cartellino del prezzo su tutto. La mercificazione del corpo la vediamo ovunque, nella scienza come nella pseudoscienza che l’aspettal'aspetta al varco una volta smentita o superata, nella religione come nel religiosismo moral-sessual- sentimentale che nei secoli dei secoli è piccolo borghese e fedele alla propaganda che lo precede e che precede ogni dio catodico e laico. C’èC'è un paravento scientifico ovvero scientista e superstizioso dietro il quale si nascondono le cose dell’autoritarismodell'autoritarismo finanziario funzionale allo stato di fatto e di stallo, e il corpo è tra queste, e questo stato di fatto e di stallo per funzionare ha bisogno che il corpo e la sua sessualità continuino a essere infelici, a crogiolarsi nel recinto delle cosiddette trasgressioni- regressioni licitate affinché l’esserel'essere umano resti nell’alveonell'alveo della perversione, carissima da soddisfare senza peraltro soddisfarsi, e non pervenga mai alla versione gratuita, anticommerciale, rivoluzionaria, spauracchio di ogni dispotismo politico e assolutismo religioso.<ref>Aldo Busi:«La mercificazione del corpo è ovunque», un'intervista di Marco Dotti, uscita su ''vita.it'', 4 agosto 2015.</ref>
*Il trucco sta nel far prendere tutto alla lettera e gli italiani ci sono cascati. [...] La relazione da me a te è sempre una traduzione. Prendere alla lettera qualcosa o qualcuno e infilzarlo con lo spillo di un’etichettaun'etichetta una volta per sempre come fosse un insetto in una teca sprigiona violenza. [[San Girolamo]], il patrono dei traduttori, diceva che le cose, della Bibbia in primis, che devono transitare da una riva all’altraall'altra non vanno prese alla lettera perché nel tragitto muoio.<ref>Aldo Busi:«La mercificazione del corpo è ovunque», un'intervista di Marco Dotti, uscita su ''vita.it'', 4 agosto 2015.</ref>
*La struttura profonda del linguaggio verbale, e ormai scritto, è stata modificata dall’ipervelocitàdall'ipervelocità fonetica: non c’èc'è tempo per articolare un pensiero, solo per dare fiato a un bisogno. <ref>Aldo Busi:«La mercificazione del corpo è ovunque», un'intervista di Marco Dotti, uscita su ''vita.it'', 4 agosto 2015.</ref>
 
===Citazioni tratte da libri===
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==Citazioni su Aldo Busi==
*Aldo Busi è uno dei tanti [[Narcisismo|narcisi]] assolutamente autoriferiti. Ho seguito con notevole irritazione la sua esibizione all'ultimo festival di Sanremo, nel quale ha miseramente fallito nel ruolo di animatore. ([[Willy Pasini]])
*Busi è il contemporaneo che la distrazione di massa italiana non merita. [...] Basterebbe la lingua che – tra le sue mani – è ancora una questione nazionale aperta. Il più squillante ''what if'' che in effetti risuona dalle pagine migliori del sessantasettenne che ho davanti è: cosa ne sarebbe stato dell’italianodell'italiano se a un certo punto la nostra lingua avesse imboccato la via di Boccaccio anziché quella di Petrarca, se avesse cioè conservato la sua forza materica e la sua viva complessità, libera dalla padronalità curiale, poi leguleia, poi accademica, poi ministeriale, infine televisiva e dunque non più l’autobiografial'autobiografia del popolo sovrano che non c’èc'è ancora ma il guaito delle plebi di ogni censo e condominio sociale? ([[Nicola Lagioia]])
*Busi ha umiliato chi si aspettava di vederlo vestito di rosa e con un lavoro all'uncinetto tra le mani, comportandosi come un fiero gentiluomo, un intellettuale offeso, uno scrittore integro, senza padrini o protettori.<ref>Il commento fa riferimento all'udienza del 13 marzo 1990 presso il tribunale di Trento, ove Busi comparve imputato ''per oscenità'' in ''Sodomie in corpo 11''. Busi si presentò in aula vestito di smoking nero, «perché questo è il mio ballo delle debuttanti».</ref> ([[Natalia Aspesi]])
*Cari trentenni, non dimenticate [[Pier Paolo Pasolini|Pasolini]], Busi e [[Pier Vittorio Tondelli|Tondelli]]. ([[Tiziano Scarpa]])