Renato De Falco: differenze tra le versioni

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+1. Cuffià, come tutte le voci analizzate nel testo è in grassetto per evidenziarla graficamente rispetto al commento. Credo che non abbia senso riportare il grassetto in citazione
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[[File:Renato de Falco.jpg|thumb|Renato De Falco]]
'''Renato De Falco''' (1928 – 2016), filologo, scrittore e personaggio televisivo italiano.
 
==Citazioni di Renato De Falco==
*Cuffià: Dileggiare, beffare, deridere, burlare, prendere in giro, ma in una cadenza autenticamente napoletana, cioè ironica, sorridente e canzonatoria, tutt'altro che beffarda, sarcastica e maligna. [...] per l<nowiki>'</nowiki>''homo neapolitanus'' il ''cuffià''<ref>Dileggiare, burlare.</ref>'' ''si configura spesso quale itinerante supporto esistenziale: per lui, che sotto le disincantate specie del ''Tatonno 'e Quagliarella'' di [[Giovanni Capurro]] (musicato da [[Francesco Buongiovanni]] nel 1919), può dire «cuffeio pure 'a morte e 'a piglio 'a risa»... Ed è proprio in questa sovrana irrisione che si condensa e si sublima tutta la millenaria saggezza del nostro popolo, tutta la perenne essenzialità del suo sussistere, tutta la esplicita garanzia della sua rinnovantesi sopravvivenza.<ref>Citato in ''Del parlar napoletano, {{small|Manualetto per tutti}}, Colonnese Editore, Napoli, 1997, p. 43.</ref>
 
==''Per moda di dire''==