Gatto: differenze tra le versioni

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*Per distrarmi, allevo due gatti, e studio i loro costumi [...]. Ho il maschio e la femmina; ho loro impedito ogni comunicazione con i gatti di fuori e ho voluto seguire il loro comportamento con attenzione; credereste una cosa? Nei mesi dei loro amori, non hanno mai miagolato; il miagolio non è dunque il linguaggio d'amore dei gatti, non è che il richiamo degli assenti. Altra scoperta sicura: il linguaggio del maschio è completamente differente da quello della femmina, come doveva essere. Negli uccelli, questa differenza è più marcata; il canto del maschio è completamente differente da quello della femmina; ma nei quadrupedi, non so di nessuno che si sia accorto di questa differenza: inoltre sono sicuro che ci sono più di venti inflessioni differenti nel linguaggio dei gatti, e il loro linguaggio è veramente una lingua; perché impiegano sempre lo stesso suono per esprimere la stessa cosa. ([[Ferdinando Galiani]])
*Per il gatto dormire è uno dei modi per dimostrare la propria felicità. ([[Cleveland Amory]])
*Per nulla al mondo accuserei un gatto della sua innocenza. (attribuita a [[Edward Graham Paley|Edward Paley]])
*Prima della guerra il settanta per cento delle famiglie italiane {{NDR|in città}} possedeva un gatto – d'angora, o siamese, o persiano o un semplice soriano prodigo di fusa – che se ne stava sulla stufa o sull'angolo della credenza o, sistemato a scialle, attorno al collo del ragazzino che studiava algebra, nelle sere d'inverno. Era una vita sedentaria, quella che conducevamo allora e il gatto era un po' il simbolo di quest'atmosfera patriarcale. ([[Luca Goldoni]])
*Quando chiamate un gatto, viene solo se non ha niente di meglio da fare. ([[Bill Adler]])