John Gardner: differenze tra le versioni

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*-Solo nella vita dell'eroe il mondo assume significato. L'eroe percepisce i valori al di là del possibile. Tale è la ''natura'' dell'eroe. Che finisce, ovviamente, per ucciderlo. Ma dà valore alla lotta dell'umanità.<br>Assentii nel buio. - E spezza la noia, - dissi. (p. 79)
*L'equilibrio è tutto, quando si tiene il mare come una barca priva di timone, la chiglia che pesca all'inferno, l'albero che si erge a cavare gli occhi al paradiso. Eh eh! (Sospiro). I miei nemici si definiscono (come disse il drago) attraverso di me. Quanto a me, potrei sterminarli in una notte sola, tirar giù le grandi travi intagliate e seppellirli tutti nella casa dell'idromele, insieme ai loro topi, boccali e patate - tuttavia mi trattengo. Non sono cieco all'assurdità. La forma è funzione. Come potremo chiamare il Flagello di Hrōðgār una volta che Hrōðgār sia stato flagellato? (p. 81)
*[[Vecchiaia]], antica catena di vittorie, dov'è il tuo conforto? (p. 100)
*Per scostarsi dal territorio della legalità è necessaria una forte spinta delle circostanze, [...] L'incitamento alla violenza dipende dalla completa rivalutazione dei valori comuni. D'un sol colpo le azioni più criminali devono diventare atti eroici e meritori. Se la Rivoluzione non avrà successo, sarà perché tu e i tuoi seguaci vi sarete spaventati della vostra stessa brutalità. ('''Cavallo Rosso''') (p. 105)
*La rovina totale delle istituzioni e della morale è un atto creativo. Un atto ''religioso''. L'assassinio e l'offesa gratuita sono la vita e l'anima della rivoluzione. ('''Cavallo Rosso''') (p. 105)
*Che cosa pretende di fare un regno? Di salvare i valori della comunità (regolare il compromesso) migliorare la qualità del bene comune! In altre parole, proteggere il potere della gente al potere e schiacciare gli altri. Per comune accordo è ovvio, così dice la leggenda. E ci riescono alquanto bene. [...] Ricompensano la gente che meglio si adatta al sistema. I vassalli del re, i servi dei vassalli, e così via finché non si arriva alla gente che non si adatta affatto. Ma non è un problema. Basta relegarli negli angoli più oscuri del regno, farli morire di fame, gettarli in galera o mandarli alla guerra. [...] Se si soddisfa l'avidità della maggioranza, il resto non creerà problemi. ('''Cavallo Rosso''') (pp. 105-106)
*La forza pubblica è la vita e l'anima di ogni stato: non solo l'esercito e la polizia ma le prigioni, i giudici, gli esattori delle tasse, ogni immaginabile artificio di repressione coercitiva. Lo stato è un'organizzazione di violenza, un monopolio di ciò che piace chiamare violenza ''legittima''. ('''Cavallo Rosso''') (p. 106)
*Tutti i sistemi sono malvagi. Tutti i governi sono malvagi. E non vagamente malvagi. Sono ''mostruosamente'' malvagi, [...] Se vuoi che ti aiuti a distruggere un governo, sono al tuo servizio. Ma in quanto alla Giustizia Universale... ('''Cavallo Rosso''') (p. 107)
 
==Bibliografia==