Regno di Napoli: differenze tra le versioni

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Citazioni sul '''Regno di Napoli'''.
 
*È vero che gli abitanti di questo Regno sono rozzi, incostanti, oziosi ed anche simulatori; ma sono generosi, altruisti e le migliori persone del mondo se ci si sa adattare alle loro maniere. ([[Antoine-Augustin Bruzen de La Martinière]])
*{{NDR|Nel Regno dei Borbone di Napoli il Preside}} che governa una provincia intera, e ch'è capo di un tribunale composto di un capo di ruota, due uditori, un fiscale, ed un avvocato de' poveri, fa qui meno figura di quel che faccia un semplice governatore di cotesto Stato. {{NDR|Infatti nello Stato pontificio}} i Monsignori [...] si credono tante deità. Non invidio perciò cotesto governo. Non dico poi nulla de' Vescovi, i quali nessuna giurisdizione hanno sopra i secolari [...]. Non abbiamo Protettori Eminentissimi, e non vi son patentati, tutta gente perniciosa alla quiete dello Stato; e se qualche barone, o qualche ministro tentasse di opprimere un poveraccio, è pronta la real protezione. Veramente una volta i baroni eran tanti tirannotti; ma ora la presenza del Re gli ha resi umanissimi. ([[Romualdo De Sterlich]])
*Ottantamila Italiani degli Stati di Napoli, marciano comandati dal loro Re, e giurano di non dimandare riposo, se non dopo la liberazione d'Italia. ([[Gioacchino Murat]])