Karl Marx: differenze tra le versioni

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*L'ideologia dominante è sempre stata l'ideologia della classe dominante. (da ''L'ideologia tedesca'')
*L'umanità non si propone se non quei [[problema|problemi]] che può risolvere, perché, a considerare le cose da vicino, si trova sempre che il problema sorge solo quando le condizioni materiali della sua soluzione esistono già o almeno sono in formazione. (da ''Per la critica dell'economia politica'')
*Noi non abbiamo riguardi; non ne attendiamo da voi. Quando verrà il nostro turno, non abbelliremo il [[terrore]].<ref>Citato in ''[http://www.storico.org/russia_comunista/marx_dittatura%20proletariato.html Karl Marx e la dittatura del proletariato]'', ''Storico.org''.</ref>
*Non è la [[coscienza]] degli uomini che determina la loro vita, ma le condizioni della loro vita che ne determinano la coscienza. (dalla prefazione a ''Per la critica dell'economia politica'')
*Ogni centro industriale e commerciale possiede ora in [[Inghilterra]] una classe operaia divisa in due campi ostili, i proletari inglesi e i proletari irlandesi. L'[[operaio]] inglese medio odia l'operaio irlandese come un concorrente che abbassa il suo livello di vita. Rispetto al lavoratore irlandese egli si sente un membro della nazione dominante, e così si costituisce in uno strumento degli aristocratici e dei capitalisti del suo paese contro l'[[Irlanda]], rafforzando in questo modo il loro dominio su lui stesso. Si nutre di pregiudizi religiosi, sociali e nazionali contro il lavoratore irlandese. [...] L'irlandese gli rende la pariglia, e con gli interessi. Egli vede nell'operaio inglese nello stesso tempo il complice e lo strumento stupido del dominio inglese sull'Irlanda. Questo antagonismo è artificialmente mantenuto e intensificato dalla stampa, dagli oratori, dalle caricature, in breve da tutti i mezzi di cui dispongono le classi dominanti. Questo antagonismo è il segreto dell'impotenza della classe operaia inglese, a dispetto della sua organizzazione. È il segreto grazie al quale la classe capitalista mantiene il suo potere. E questa classe ne è perfettamente cosciente.<ref>Dalla ''Lettera di Karl Marx a Sigfried Meyer e August Vogt'', 1870; citato in ''[http://www.bibliotecamarxista.org/marx/Lettera%20%20a%20%20Meyer%20e%20Vogt.htm Lettera inviata da Karl Marx a Sigfried Meyer e August Vogt, 1870]'', ''bibliotecamarxista.org''.</ref>
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*Ogni [[scienza]] sarebbe superflua se l'essenza delle cose e la loro forma fenomenica direttamente coincidessero.<ref name=Ricossa/>
*Presumiamo che l'[[uomo]] sia uomo, e la sua relazione con il mondo sia umana, e si consideri amore l'amore, confidenza la confidenza ecc. Se volete apprezzare l'arte, dovete essere una persona artisticamente preparata; se volete avere ascendente sul prossimo dovete essere una persona che ha un'influenza veramente stimolante sulla gente. Ognuno, nei suoi rapporti con l'uomo e la natura, deve essere un'espressione definita della sua vera vita individuale, corrispondente all'oggetto del suo desiderio. Se amate senza suscitare [[amore]], vale a dire, se il vostro amore non produce amore, se attraverso l'espressione di vita di persona amante voi non diventate una persona amata, allora il vostro amore è impotente, è sfortunato.<ref>Citato in [[Erich Fromm]], ''L'arte di amare''.</ref>
*Noi non abbiamo riguardi; non ne attendiamo da voi. Quando verrà il nostro turno, non abbelliremo il [[terrore]].<ref>Citato in ''[http://www.storico.org/russia_comunista/marx_dittatura%20proletariato.html Karl Marx e la dittatura del proletariato]'', ''Storico.org''.</ref>
*Qui non si tratta dell'obiettivo che questo o quel proletario o il [[proletariato]] nel suo insieme si propone di raggiungere. Si tratta invece di ciò che è, e di ciò che in conformità a questo essere deve necessariamente verificarsi nella storia.<ref>Citato in Ralf Dahrendorf, ''Erasmiani'', traduzione di M. Sampaolo, p. 27.</ref>
*San Max {{NDR|[[Max Stirner|Stirner]]}} riconosce che l'Io riceve uno 'choc' dal mondo fichtiano. Ma che i comunisti siano decisi a far passare sotto il loro controllo questo 'choc' che (se non si riduce a una vuota frase) diventa in realtà uno 'choc' molto complesso e determinato in molteplici modi, questo, per San Max, è un ragionamento troppo ardito perché egli vi si soffermi. (da ''L'ideologia tedesca''<ref name=Garaudy/>)