Andrea Sabatini: differenze tra le versioni

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==Citazioni su Andrea Sabatini==
*Andrea Sabatini più di ogni altro esplica nell'operato suo certe qualità veramente meridionali; in ispecie un modo spontaneo e facile di esprimere i concetti pittorici che lo qualifica per un vero improvvisatore dotato di un naturale senso artistico e capace di felici ispirazioni, alle quali egli sa dar corpo con grazia non comune, mentre in complesso poco si cura del finito e del corretto nella esecuzione. ([[Gustavo Frizzoni]])
*{{NDR|Esaminando l'''Adorazione dei Magi'' nella chiesa dei Gerolamini di Napoli}} Composta con elementare semplicità: Madonna e Bambino sopra un banco di pietra, davanti a una nicchia, San Giuseppe in piedi, con le mani incrociate sul bastone e sulle mani poggiata la testa, i re Magi e un paggio dei re. Qualche eco umbro raffaellesca risuona nelle figure giovanili, ma forse traverso [[Cesare da Sesto]]; e la Vergine e Gesù con i tondi lineamenti ristampano in forme pedestri i moduli di Leonardo, da cui deriva anche il moto istantaneo del bimbo. L'insieme è fiacco, stentato, meschino: le dinoccolate figure dei giovani, mascherette di grazia, la Vergine, sciatta e sonnolenta, contrastano col grottesco San Giuseppe, che nello sforzo d'irrigidirsi e far da pilastro tende una gamba, e guata bieco dall'alto in posa da tiranno da marionette. ([[Adolfo Venturi (storico dell'arte)|Adolfo Venturi]]
*Se gli storici dell'arte napoletana ci presentano il loro più valente pittore del XVI secolo, Andrea Sabatini da Salerno, come diretto allievo del divino urbinate<ref>[[Raffaello Sanzio]].</ref>, i criterii e gli argomenti loro, come già altre volte vedemmo, non sono tanto stringenti e sicuri da non aver a soffrire eccezione e da escludere in noi l'opinione che le relazioni sue col Sanzio siano piuttosto da attribuire alla mediazione del versatile ed elegante lombardo [[Cesare da Sesto]]. ([[Gustavo Frizzoni]])
 
==Note==