Benedetto Croce: differenze tra le versioni

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L'incipit, già inserito da altro collaboratore è a p. 11. Si tratta però dell' ''Avvertenza'', preliminare all'opera.
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===Citazioni===
*La [[libertà]] (ripeteva [[Luigi Blanc]]) è una «parola», è un'«esca per gli ingenui», non essendovi altra libertà che quella che si ottiene nello Stato con l'«organizzazione del lavoro». (p. 126)
 
===''Storie e leggende napoletane''===
===[[Incipit]]===
Quando, levandomi dal tavolino, mi affaccio al balcone della mia stanza da studio, l'occhio scorre sulle vetuste fabbriche che l'una incontro all'altra sorgono all'incrocio della via della Trinità Maggiore con quelle di San Sebastiano e Santa Chiara.<br>
{{NDR|citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993}}
 
===Citazioni===
*{{NDR|Sul ''San Michele che scaccia il demonio'' di [[Leonardo da Pistoia]].}} Fatto sta, che nel quadro del Pistoia quel bel volto di giovane donna, dai biondi capelli e dai dolci occhi, appare calmo, quasi sorridente, ed ella piega le braccia e le mani in molle atto voluttuoso, e par che non si accorga nemmeno della lancia che l'angelo le ha infitta sul dorso serpentino, sia che non la prenda molto sul tragico, sia che non voglia, pur nel languire morendo, scomporre la propria attraente vaghezza. E il dipinto destinato a colpire le fantasie per la terribilità del castigo inflitto a colei<ref>Vittoria d'Avalos che, si diceva, tentò di sedurre il cardinale Diomede Carafa, committente del dipinto.</ref>che tentò scrollare una salda virtù, le sedusse invece con quell'immagine; e nel linguaggio del popolino dei contorni rimase come paragone di elogio: «Bella come il diavolo di Mergellina».<ref>Da ''La chiesetta di [[Iacopo Sannazzaro]]'', in ''Storie e leggende napoletane'', a cura di [[Giuseppe Galasso]], Adelphi, Milano, 2010<sup>8</sup>, p. 229. ISBN 978-88-459-1487-4.</ref>
 
==''Un paradiso abitato da diavoli''==
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===''Storia d'Italia dal 1871 al 1915''===
Nel 1871, fermata la sede del regno in Roma, si ebbe in Italia il sentimento che un intero sistema di fini, a lungo perseguiti, si era in pieno attuata, e che un periodo storico si chiudeva.<br>
{{NDR|citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993}}
 
===''Storie e leggende napoletane''===
Quando, levandomi dal tavolino, mi affaccio al balcone della mia stanza da studio, l'occhio scorre sulle vetuste fabbriche che l'una incontro all'altra sorgono all'incrocio della via della Trinità Maggiore con quelle di San Sebastiano e Santa Chiara.<br>
{{NDR|citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993}}