Thomas Bernhard: differenze tra le versioni

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*Da un lato noi, la gente come noi, non siamo capaci di stare soli, dall'altro non sopportiamo la compagnia. (da ''Cemento'')
*Il [[Malattia|malato]] è un veggente, nessuno possiede un'immagine del mondo più chiara della sua. (da ''Il respiro'')
*{{NDR|[[Ingeborg Bachmann]]}} In realtà a distruggerla è stato, com'è naturale,logicamente solo il mondo che la circondava e, in sostanza, la meschinitàvolgarità del suo paese d'origine, dalla quale era stata perseguitata passo dopo passo anche all'estero, com'è accaduto a tanti altri.<ref>Citato in(da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2010/marzo/21/Bachmann_follia_una_straniera_co_9_100321046.shtml Bachmann, la folliaL'imitatore di una straniera]voci'', ''Corriere della Sera'', 21 marzo 2010.</ref>)
*La cosiddetta [[convivenza]] ideale è una menzogna e poiché la cosiddetta convivenza ideale non esiste, nessuno ha il diritto di pretenderla; contrarre un matrimonio, come stringere un'amicizia, vuol dire decidere di sopportare in piena consapevolezza una situazione di doppia disperazione e di doppio esilio, vuol dire passare dall'antinferno della solitudine all'inferno della vita in comune. (da ''La fornace'')
*La maggior parte delle persone, la percentuale più alta, vive di idee altrui e sfrutta queste idee altrui fino all'estremo, senza vergogna, ma a queste persone nessuno chiede conto, al contrario, sono lodate ovunque. Ovunque guardiamo, sfruttatori di idee, che ne traggono un buon guadagno. (da ''Correzione'')
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*Nei romanzi, come nel teatro, Bernhard non si ribella all'uomo moderno ma all'esistenza, e al mondo, alla natura, alla condizione umana tout court. [...]<br>Per comprendere Bernhard non si possono applicare cliché marxisti, il mito del buon selvaggio, la solita griglia interpretativa sociopolitica dell'intellettuale impegnato, lo si sminuirebbe e basta. Sarebbe meglio ricorrere alla biologia, a una ribellione più universale, più organica, a un'intolleranza cosmica per ogni illusione umana e umanistica, letteraria e filosofica e perfino procreativa. ([[Massimiliano Parente]])
*Poiché non c'è un mondo da rispecchiare, e non esiste alcuna certezza da riflettere alla quale appellarsi, viene meno il compito della letteratura come descrizione, in quanto si potrebbe dire che nel caso di Bernhard non c'è un mondo da descrivere ma un'esistenza da criticare. ([[Aldo Gargani]])
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==
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*Thomas Bernhard, ''Il soccombente'', traduzione di Renata Colorni, Adelphi, 2012. ISBN 9788845971815
*Thomas Bernhard, ''Ja'', traduzione di Claudio Groff, Guanda.
*Thomas Bernhard, ''L'imitatore di voci'', traduzione di Eugenio Bernardi, Adelphi, Milano, 2013.
*Thomas Bernhard, ''La cantina. Una via di scampo'', traduzione di Eugenio Bernardi, Adelphi, Milano, 1994.
*Thomas Bernhard, ''La fornace'', traduzione di Magda Olivetti, Einaudi, Torino, 1984.