Marcello Dell'Utri: differenze tra le versioni

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*Non è per contraddire Barack Obama, ma "il Paese dove tutto è possibile" non sono gli Usa. È l'Italia. [...] È possibile che Marcello Dell'Utri (interdetto dai pubblici uffici, e però senatore della Repubblica: è possibile anche questo) ammonisca le giornaliste del Tg3 perché abbassano il morale della Nazione. [...]. E sono possibili mille altre di queste meraviglie, nel solo vero paese dove veramente tutto è possibile. Così possibile che si è già avverato. ([[Michele Serra]])
*I pm avevano intercettato nel 2004 alcune telefonate tra [[Paolo Savona|Savona]] e il suo amico e co-autore di libri, Carlo Pelanda, nelle quali si parlava della gara per il [[Ponte sullo stretto di Messina|Ponte sullo Stretto]], poi vinta dal consorzio guidato da Impregilo, il cui presidente era Savona. Dalle telefonate emergeva che i politici vicini a [[Silvio Berlusconi|Berlusconi]], in testa il ministro [[Pietro Lunardi]] e Marcello Dell'Utri, si sarebbero schierati con Impregilo ma il pm chiese e ottenne l’archiviazione perché “la manipolazione della gara (…) non ha trovato decisivi riscontri”. ([[Marco Lillo]])
*[[Marcello Dell'Utri]] ha "concorso nelle attività dell'associazione di tipo mafioso denominata "Cosa Nostra", nonché nel perseguimento degli scopi della stessa. Mette a disposizione dell'associazione l'influenza e il potere della sua posizione di esponente del mondo finanziario e imprenditoriale, nonché le relazioni intessute nel corso della sua attività. Partecipa in questo modo al mantenimento, al rafforzamento e all'espansione dell'associazione. Così ad esempio, partecipa personalmente a incontri con esponenti anche di vertice di Cosa Nostra, nel corso dei quali vengono discusse condotte funzionali agli interessi dell'organizzazione. Intrattiene rapporti continuativi con l'associazione per delinquere tramite numerosi esponenti di rilievo del sodalizio criminale, tra i quali [[Stefano Bontate]], Girolamo Teresi, Ignazio Pullarà, Giovanbattista Pullarà, [[Vittorio Mangano]], Gaetano Cinà, Giuseppe Di Napoli, Pietro Di Napoli, Raffaele Ganci, [[Salvatore Riina]]. Provvede a ricoverare latitanti appartenenti alla detta organizzazione. Pone a disposizione dei suddetti esponenti di Cosa Nostra le conoscenze acquisite presso il sistema economico italiano e siciliano. Rafforza la potenzialità criminale dell'organizzazione in quanto, tra l'altro, determina nei capi di Cosa Nostra la consapevolezza della responsabilità di Dell'Utri a porre in essere (in varie forme e modi, anche mediati) condotte volte a influenzare - a vantaggio dell'associazione - individui operanti nel mondo istituzionale, imprenditoriale e finanziario. Reato commesso in Palermo (luogo di costituzione e centro operativo di Cosa Nostra), Milano e altre località, da epoca imprecisata sino al 28.9.1982". ([[Giuseppe D'Avanzo]])
 
==Note==