Anna Banti: differenze tra le versioni

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*Nessuno che non abbia buttato almeno un'occhiata sulla solenne etichetta di Cambridge o di Oxford potrà ammirare abbastanza quel che la sapiente e capricciosa penna della Woolf ne trasse, citando i responsabili di aule dove la scienza, il greco, il latino, la filosofia conducono una vita liberalmente conventuale. (dalla postfazione a [[Virginia Woolf]], ''La camera di Jacob'', I libri della Medusa, Arnoldo Mondadori Editore, 1980)
*Una [[donna]]: proprio quello che una fanciulla non ha voglia di diventare, checché le sia successo. Ma c'è poco da scegliere, e meno ce n'era nel milleseicentoventidue o venticinque, a Roma. Così Artemisia alzò la testa, e fece il conto dei suoi averi: bel viso, bella mano, bella persona, talento, quattro casse, duecento ducati, un marito vivo o morto: eredità che la fanciulla spirante e noncurante le trasmetteva e di cui si affrettò a prendere il comando. In un lampo, seppe che il maggiore di questi beni era il marito, condizione perché gli altri fruttassero: intanto si premuniva, d'istinto, contro malevolenze e curiosità, imitando, da stupirne le dame di Toscana, così brave a farsi rispettare. Riconosciuto definitivamente il suo stato, forte all'improvviso di una voglia di vivere e prosperare che le fanciulle non hanno, sacrificava per la prima volta, con animo sgombro, all'astuzia, la dea dei poveri che non vogliono morire. (da ''Artemisia'', Bompiani, 1997)
 
==''Un grido lacerante''==