Massimo Fini: differenze tra le versioni

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*Il potere politico di una Rete TV non sta solo e tanto nell'informazione direttamente politica, ma nella cultura che diffonde col suo intero palinsesto. Se nel 1994 l'imprenditore Berlusconi, nonostante si presentasse per la prima volta e politicamente fosse un carneade, pote' vincere le elezioni con percentuali simili a quello di un grande partito di massa come la Democrazia cristiana, non è perché i suoi tre network fecero campagna per lui (tre network, in quel momento, li controllava anche il suo avversario), ma perché per una dozzina d'anni, possedendo l'intero sistema televisivo privato nazionale, aveva potuto educare gli italiani alla sua cultura e alle sue preferenze.<ref>Da ''Sudditi'', Marsilio, 2004, p. 74.</ref>
*I sedicenti "democratici e antifascisti" che vogliono impedire il corteo dei ragazzi di Casa Pound, perché "fascisti", prima di sparare cazzate demagogiche dovrebbero almeno cercare di capire che cos'è realmente una democrazia. Ma temo che sia un'impresa disperata e che avesse ragione Mino Maccari quando affermava: "I fascisti si dividono in due categorie: i fascisti propriamente detti e gli antifascisti".<ref>Da ''il Fatto Quotidiano'', 24 novembre 2012.</ref>
*In ogni caso il Governo, presieduto da [[Giulio Andreotti|Andreotti]], e la Dc, con l'appoggio determinante del [[Partito Comunista Italiano|Partito comunista]], decisero di dire no al ricatto delle Br e di Aldo Moro. Ed era la sola strada da seguire. [...] Era in gioco la sopravvivenza stessa dello Stato. Che cosa avrebbero fatto le Brigate Rosse se il Governo avesse ceduto al ricatto? Avrebbero sequestrato il primo signor Rossi che gli capitava a tiro e avrebbero ricominciato. Sarebbe iniziata una spirale al fondo della quale c’erac'era solo il dissolvimento dello Stato e la vittoria dei terroristi.<ref name="Moro"/>
*In realtà nessuna democrazia rappresentativa è una democrazia, ma un sistema di [[Maggioranza e minoranza|minoranze]] organizzate che prevalgono sulla [[Maggioranza e minoranza|maggioranza]] dei cittadini singolarmente presi, soffocandoli limitandone gravemente la libertà e tenendoli in una condizione di minorità. E un sistema di oligarchie o di poliarchie. <ref>Da ''Sudditi'', Marsilio, 2004, p. 55.</ref>
*L'idea che la democrazia rappresenti il fine e la fine della Storia non è solo infantile e ingenua. È paranoica. La "fine della Storia" sarebbe la storia della fine, la morte dell'uomo, un Eden cimiteriale. Con buona pace dei liberaldemocratici anche la democrazia andrà, prima o poi, nella pattumiera della Storia che finirà solo quando anche l'ultimo uomo sarà scomparso dalla faccia della Terra.<ref>Da ''Sudditi'', Marsilio, 2004.</ref>