Blade Runner: differenze tra le versioni
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Congettura errata da parte di chi ha scritto la nota: "I've seen things" andrebbe tradotto semplicemente come "Io ho visto cose", ma il problema del doppiaggio è che deve adattarsi pure al tempo, e al movimento del labbra, che l'attore nella propria lingua impiega per recitare la battuta. Infatti, nella scena, "Io ne ho" riempie lo spazio di "I've seen". Ma, ahimé, la frase in sé non è corretta. |
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*{{NDR|Rivolto a Deckard}} Bella esperienza vivere nel terrore, vero? In questo consiste essere uno schiavo. ('''Roy Batty''')
*{{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]] a Deckard}} Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi.<ref>In molti riportano il primo periodo della celebre battuta [[citazioni errate|in modo errato]], nelle varianti ''non potreste immaginare'', ''non potreste neanche immaginarvi'' (un esempio è in [[Tullio Avoledo]], ''L'elenco telefonico di Atlantide''), ''non potreste neanche immaginare'', o omettendo una o entrambe delle due parole iniziali, ''Io ne''. Davide Tessari in ''Nordest hotel'', [http://books.google.it/books?id=VrboHrt5ZjoC&pg=PA242 p. 242] la riporta così: «Ho visto cose che voi umani non potete neppure immaginare». La versione
:''I've seen things you people wouldn't believe. Attack ships on fire off the shoulder of Orion. I watched C-beams glitter in the dark near the Tannhauser gate. All those moments will be lost in time, like tears in rain. Time to die.''<ref>Il breve monologo finale di Roy Batty ([[Rutger Hauer]]) non era previsto dalla sceneggiatura originale in questa forma; secondo quanto riportato nell'autobiografia di [[Rutger Hauer]] ''All Those Moments'' (2007), l'attore sintetizzò, in accordo con il regista, un ben più lungo monologo previsto dal copione, improvvisando la penultima frase sulle "lacrime nella pioggia". I riferimenti alle "porte di Tannhauser" o ai "raggi B" suonano assolutamente oscuri: nel resto del film non se ne parla, né si fa riferimento a "bastioni di Orione". Il carattere enigmatico della frase ha forse contribuito a imprimerla nella memoria degli spettatori, tanto che l'espressione "[[w:Ho visto cose che voi umani|Ho visto cose che voi umani...]]" è divenuta un modo di dire della lingua italiana (una forma più forbita, al limite del paradossale, per "ne ho viste delle belle"), diffusosi soprattutto in ambito giovanile negli anni seguenti all'uscita del film.</ref>
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