Evelyn Franceschi Marini: differenze tra le versioni

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*Il modo di dipingere ad olio, (già praticato, come sappiamo, a Firenze, sul principio del quattrocento, dal grande pittore [[Domenico Veneziano]]) era stato introdotto a Venezia circa la stessa epoca da un certo [[Antonello da Messina]] che l'aveva, alla sua volta, imparato dai Fiamminghi. Si racconta in proposito, che Antonello essendo assai geloso di questa sua nuova arte, non voleva insegnarla ad alcuno; e che, per potergli rapire il prezioso segreto, [[Giovanni Bellini]], travestito da ricco patrizio veneto, si fece ritrarre da lui, e così, durante la posa, riuscì ad imparare il metodo. (pp. 492-493)
*Giovanni Bellini, il più fine e spirituale dei vecchi maestri veneziani, [...] fu molto stimato anche dai suoi contemporanei, e giudicato come «il migliore dei pittori» dal celebre [[Albrecht Dürer|Alberto Dürer]]. (p. 493)
*Il [[Vittore Carpaccio|Carpaccio]] era un pittore finissimo e minuzioso che ricercava l'effetto ed il ''realismo'' nei suoi quadri. Perciò egli rappresentava i personaggi biblici non nel costume orientale del loro tempo, ma vestiti invece nel ricco costume veneziano del quattrocento. (p. 506)
*Se egli {{NDR|Vittore Carpaccio}} non eguagliò il suo maestro Giovanni Bellini nel sentimento e nel disegno, né per vivacità di colore, lo superò forse nell'originalità della composizione e nella forza descrittiva pittorica. (p. 506)
*Simile a [[Perugino|Pietro Perugino]], il quale nella sua bottega di Perugia, si era lasciato andare in vecchiaia a fabbricare quadri devozionali, alla dozzina, per solo amor del guadagno, [[Guido Reni]], aveva fatto del suo studio di Bologna una specie di ''officina'', di dove uscivano a {{sic|centinaie}} pitture originali e copie dei suoi quadri eseguite dagli scolari e poi ritoccate da lui. Si dice, che tanto grande era la richiesta dei quadri di Guido, per ornare chiese e palazzi, ch'egli lavorava ad un tanto l'ora per i negozianti, i quali aspettavano presso il suo cavalletto pronti a portare via la tela appena terminata ed ancora umida di colore! (p. 614)