David Foster Wallace: differenze tra le versioni

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*L'ingiustizia è una maestra rigida ma impareggiabile.
*Cercate di vedere voi stessi nei vostri avversari. Vi porteranno a capire il Gioco. Ad accettare il fatto che il Gioco riguarda la gestione della paura.
 
==''La ragazza dai capelli strani''==
===''Piccoli animali senza espressione''===
*Esaminano e riesaminano, con una sorta di entusiasmo infelice, le piccole ignoranze che necessariamente, dice Julie, delimitano la strada che porta a un qualunque vero legame fra due persone. (p. 9)
*«Tua madre beve troppo», dice Julie Smith a Faye.<br> «Lo fa per il dolore», dice Faye, osservando lo schermo.<br> Julie guarda dentro l'ufficio di Faye dal monitor interno. «Per eliminarlo o per tenerlo vivo?» (p.15)
*È convinta che due persone innamorate attraversino tre fasi distinte prima due arrivare a conoscersi davvero. All'inizio si raccontano aneddoti e gusti personali. Poi ciascuno dei due dice all'altro in che cosa crede. E poi ciascuno osserva la relazione che c'è fra quello in cui l'altro ha detto di credere e quello che in effetti ''fa''.(p. 16)
*Fra le cose che Julie Smith odia di più ci sono: i biglietti di auguri, i genitori adottivi che adottano senza prima guardarsi dentro e valutare la propria capacità di amare, l'odore di zolfo, John Updike, gli insetti con le antenne e gli animali in genere. (p. 19)
*Ma considera che pochi, pochissimi di noi sono in grado di affrontare l'ovvio. (p. 21)
*Lo share di ascolto [...] è un bel cinquanta per cento: al pari del Super Bowl e degli attentati eccellenti. (p. 29)
*Per come la vedo io: Faye è il genere di ragazza che cavalca costantemente l'onda delle proprie emozioni. Hai presente ? Non ha veramente il controllo di dove la portano, ma non si lascia mai nemmeno azzerare del tutto. È una surfista della psiche. (p. 33)
*Passa troppo tempo a ossessionarsi con l'idea di non lasciarsi ossessionare dal fatto che la regista è la moglie del suo ex marito. (p. 33)
*O siete parte delle soluzione, o siete parte del precipitato. (p. 42)
*Un paio di giorni dopo ricevi una cartolina frettolosa dalla Francia, che lui ti ha spedito il giorno che è arrivato. Dice:"Il panorama è qui. Vorrei che tu fossi bellissima". (p. 59)
*L'intensità del tuo amore crea quella che si potrebbe chiamare una situazione organica: un corpo non può camminare senza gambe, due gambe non possono camminare senza un corpo. Lui diventa il tuo corpo. (p. 51)
*È una piccola comunità, minuscola e sordida e claustrofobica, dove nessuno può sfuggire alle zappe che si è tirato sui piedi. (p. 56)
*«I mari sono mari solo quando si muovono» sussurra Julie. «Sono le onde a impedire che i mari sembrino semplicemente delle enormi pozzanghere. I mari sono fatti soltanto dalle loro onde. E ogni onda del mare alla fine è destinata a incontrare ciò verso cui si muove, e a infrangersi. [...] Un'onda che si infrange su uno scoglio e abbandona la sua forma in un gesto che ''esprime'' quella forma. Capisci?» (p. 61)
 
===''Per fortuna il Funzionario Commerciale sapeva fare il massaggio cardiaco''===
====[[Incipit]]====
Un Funzionario Commerciale, divorziato di fresco, terminò l'ennesima serata di straordinari nel suo ufficio, nel reparto Commerciale. Erano le dieci passate. In un altro ufficio, all'estremità opposta di un altro piano, il Vicepresidente Responsabile della Produzione Estera della stessa ditta, sposato da quasi trent'anni, nonno di un nipotino, finì anche lui di lavorare molto tardi. Tutti e due se ne andarono. C'erano fra questi ultimi due funzionari a lasciarle l'Edificio lo stesso tipo di somiglianze di cui godo le rette parallele.
====Citazioni====
*Si stava preparando a prova quella sensazione maschile e particolare associata con l'obbligo di conversazione a cui si trovano sottoposti due uomini con qualche relazione professionale che si incrociano in ore notturne dentro un luogo sotterraneo altrimenti deserto e silenzioso ma di un silenzio fragile, molto al di sotto della sede altissima e vagamente pulsante di quella che è stata per entrambi una lunga e faticosa giornata di lavoro. Condividevano lo stesso dolore, anche se ovviamente nessuno dei due lo sapeva. (p. 68)
 
===''La ragazza dai capelli strani''===
====[[Incipit]]====
Gin Fizz aveva sognato che se ieri sera non vedeva un concerto sarebbe diventata una qualche specie di liquido, perciò ieri sera io e i miei amici Mister Wonderful, Big e Gin Fizz siamo andati a vedere Keith Jarrett che suonava un concerto per pianoforte all'Auditorium di Irvine. È stato un concerto così bello! Keith Jarrett è un negro che suona il pianoforte. A me piace moltissimo vedere i negri esibirsi in tutti i campi delle arti dello spettacolo. Trovo che siano una razza talentuosa e incantevole di artisti, che sono spesso molto divertenti. In particolare mi piace guardare le esibizioni dei negri a una certa distanza, perché da vicino spesso hanno un odore sgradevole.
====Citazioni====
*Il profano medio sarebbe sorpreso di sapere quante giurie si lasciano suggestionare dall'apparenza. (p. 88)
*Ha manifestato l'opinione che i punk fossero bambini nati in un posticino minuscolo, senza finestre, e inoltre chiuso su ogni lato da pareti di cemento e metallo, spesso devastate da graffiti, e che da adulti stessero cercando di aprirsi un varco fra quelle pareti. (pp. 91-92)
*Cacio ha dichiarato che tutti i membri della mia combriccola di punk sentivano di non avere nulla e di non poter mai avere nulla perciò trasformavano il nulla in tutto. D'altra parte Cacio ha dichiarato che io era un Cucciolo Rabbioso che aveva già tutto, quindi avrebbe voluto domandarmi come mai avevo scambiato il mio bel tutto con un bel niente. (p. 92)
 
===''Lyndon''===
====[[Incipit]]====
«Mi chiamo Lyndon Baines Johnson. Quel cazzo di pavimento che hai sotto i piedi è mio, ragazzo»
====Citazioni====
*Se dedichi la vita ad altre persone, se dedichi la salute fisica e le rotelle che hai in testa e i tuoi concetti intellettuali al servizio della gente, tu e tua moglie vi dovete portare l'uno dentro l'altra, fa niente anche se siete lontani, distanti o soli. (p. 120)
*Darei tutto quello che ho al mondo pur di non dovermi mettere sull'attenti e accettare un incarico che non mi spetta di diritto o per volontà del popolo. Una persona intelligente evita le scorciatoie. La carità. Le umiliazioni. La sfiducia. Le responsabilità che non hai mai neanche avuto tempo di prepararti ad aspettare. (p. 140)
*«Ragazzo mio, però nella loro arrabbiatura io ci sento un profumo di contentezza. Secondo me gli piace sentirsi indignati e sviliti e ingiustamente ignorati. Ecco come la vede il qui presente leader del mondo libero, ragazzo». (p. 145)
*«Giustizia e ingiustizia non sono mica parole», disse. «Sono cose che uno sente dentro. Nelle budella, nell'intestino, da quelle parti lì. Non sono parole. Non sono canzoni con le chitarre. Sono le cose che ti fanno sentire in un certo modo piuttosto che in un altro. Sono dentro di te. Nel tuo cuore e nel tuo apparato digerente. Come la gente che personalmente ami». Si tastò l'avambraccio e chiuse il pugno. «Fa'che quei poveri disgraziati laggiù in fondo si assumano la ''responsabilità'' di qualcosa per un attimo, ragazzo mio. Fa'che siano responsabili di qualcun altro e poi vediamo se mi vengono a parlare, a me, al loro presidente, a Lyndon Baines Johnson, di giustizia e ingiustizia e via dicendo». (p. 147)
*«Ho detto al mio uccellino che la responsabilità è come il cielo, ragazzo. Così le ho detto. Tu cosa mi rispondi se ti vengo a chiedere che ''sensazione'' ti dà il cielo? Il cielo non è una sensazione, ragazzo mio». [...] «Ma sta lì, amico mio. Il cielo sta lì. Ti sta sopra la zucca ogni cazzo di giorno che Dio manda in terra. Puoi andare dove ti pare e piace, ragazzo, ma se alzi gli occhi, in cima a ogni altra dannatissima cosa c'è lui.E il giorno in cui non ci sarà più il cielo...» (p. 149)
*«L'amore è soltanto una parola. Congiunge cose che sono separate. Io e Lyndon, anche se tu non sarai d'accordo, siamo d'accordo sul fatto che quello che c'è fra noi non si può più chiamare propriamente ''amore''. Perché abbiamo smesso molto tempo fa di essere abbastanza ''separati'' perché ci sia un "amore" a coprire una distanza. Lyndon dice che non vede l'ora che arrivi il giorno in cui ''amore'' e ''giustizia'' e ''ingiustizia'' e ''responsabilità'', il giorno un cui voi giovani d'America, dice, capirete che quelle parole non sono altro che maniere di affrontare la distanza». (p. 159)
 
===''John Billy''===
*«A Chuck Junior gli venne paura di se stesso».<br> Mai avuto paura di voi stessi? Fa parecchio male. (p. 180)
*«Divenne prezioso e di gran valore per noi, come può diventarlo solo una cosa che uno è spaventato a morte all'idea di perderla» (p. 181)
 
===''Da una parte e dall'altra''===
*«Ero convinto di poter cantare come un filo metallico allo zero assoluto, acutissimo e pallido, di poter bruciare senza accensione o frizione, di poter brillare a freddo come una luna color limone, abbracciato a una griglia di puro significato. Trasferimento privo di interferenze. Ma poi un piccolo, silenzioso, educato, profumato, odoratissimo sistema di nuovi segnali mi ha in qualche modo sparato alla testa. Con le parole e le lacrime mi ha amputato qualcosa. Io le avevo donato la mia più intima importanza, e il suo autobus è ripartito, lasciando una qualche parte fondamentale di me dentro di lei come un pungiglione di un'ape. Adesso l'unica cosa che voglio è salire in macchina e andarmene molto lontano. a sanguinare». (p. 210)
*Nell'agenzia dove lavorava ha visto un sacco di deficienti che per tutta la vita sono stati dietro soltanto alla carriera, alla caccia, al golf o al loro uccello, e alla fine che cosa si sono ritrovati in mano, quand'è arrivato l'inverno e il mondo intero è rimasto isolato dalla neve? (p. 222)
*«Non ho paura delle cose nuove. Ho soltanto paura di sentirmi sola anche quando ho qualcun altro vicino. Ho paura di soffrire. Forse è una cosa egoista, ma è così che mi sento». (p. 228)
*«Credo, inginocchiato dietro la cucina, con mia zia che si accovaccia a posarmi una mano sulla spalla, che mi faccia assolutamente paura tutto ciò che esiste».<br> "Allora accomodati pure". (p. 233)
 
===''La mia apparizione''===
====[[Incipit]]====
Sono una donna che è apparsa in pubblico al talk show di David Letterman il 22 marzo del 1989. Per dirla con mio marito Rudy, sono una donna la cui faccia e i cui mdi sono noti a qualcosa come metà della popolazione misurabile degli Stati Uniti, il cui nome è su bocche, copertine e schermi. E il cui profondo del cuore è invisibile, e nascosto in maniera irraggiungibile. Ed è questo che secondo Rudy mi avrebbe potuto salvare da tutto ciò che quell'apparizione comportava.
====Citazioni====
*«Non voglio che tu pensi che la messinscena sia reale.»<br> «Pensavo che fosse praticamente sottinteso che una messinscena non può essere reale», dissi io. (p. 236)
*«Edilyn», disse,«non è questione di cattiveria. È questione di ''ridicolo''. Quel bastardo si nutre di ridicolo come un enorme parassita con le lentiggini. Tutto il programma si nutre di queste cose: quando le situazioni diventano assurde, si gonfia e monta. Letterman assume quell'aria sazia, oscura e raggiante.» (p. 241)
*«L'intera trasmissione si nutre della ridicolaggine ''di tutti''. È il fatto che il pubblico capisce che lui ''sceglie consapevolmente'' di rendersi ridicolo a renderlo immune dall'essere ridicolo, quel figlio di puttana non è scemo». (p. 242)
*«La sincerità è passata di moda», disse Ron. «Adesso si ride ''proprio'' della gente che è sincera».<br> «O di chi sembra sincero, di chi crede di essere sincero, direbbe Letterman», disse mio marito.(p. 244)
*«Sta facendo soldi ridicolizzando la stessa identica cosa che l'ha messo nella posizione di poter far soldi ridicolizzando qualcosa». (p. 252)
*«Quello che lo ha fatto arrivare lì, in quel posto, in quel momento, perché tu lo vedessi, è proprio che è ''impossibile'' vederlo. Il nocciolo della questione è tutto qui, capisci? Che nessuno è veramente come deve farsi vedere».<br> Lo guardai. «E tu pensi che questa cosa sia vera».<br> La sua sigaretta sfrigolò. «Non importa come la penso io. Quello è il presupposto su cui si basa il programma. La gente lo rende vero. Guardandolo». (p. 269)
 
===''Direi mai''===
====[[Incipit]]====
Una cosa che non è divertente ? ''Il mal di stomaco'' Se non mi credere, chiedete alla signora Tagus, qui, che vi illuminerà sulla questione. Io, mal di stomaco, niente. Artrite sì, mal di stomaco no.
====Citazioni====
*Ho detto alla ragazza sapor di cannella che questo non mi verrà mai perdonato. Mai. Che quando raggiungi un certo punto della tua storia e una certa situazione sei legato a della gente, sei parte di qualcosa di più grande. Che tutta la costellazione diventa come un liquido, e qualunque tipo di agitazione la fa increspare tutta. Mi ha chiesto chi è stato il primo a dire mai dire mai. Le ho detto che dev'essere stata una persona molto sola. (p. 287)
*Contro, contro, contro: le ragioni che si basano sugli altri sono facili da manipolare. Tutte le cose cave sono leggere. Perché il fatto è che mi sono stancato di stare bene. Di essere buono. Forse sono solo stanco di non sapere dove finiscono, in me, le aspettative millenarie di una costellazione, dov'è che la mia volontà può appendere il suo cappello di pelo. (p. 296)
*Eppure perfino un principiante da solo riesce ben presto a capire che una vita condotta, temporaneamente o meno, come una semplice rinuncia a ogni valore diventa nella migliore delle ipotesi una cosa senza sbocco e nella peggiore una cosa vuota: una vita di attesa del non-sarà-mai. Seduti ad accettare passivamente (non a giudicare) l'accadere e il finire delle cose. (pp. 297-298)
 
===''È tutto verde''===
====[[Incipit]]====
Lei dice non mi importa se mi credi o no, è la verità, poi tu credi pure quello che ti pare. Quindi è sicuro che mente. Quando è la verità si fa in quattro per cercare di farti credere quello che dice. Perciò sento di non avere dubbi.
====Citazioni====
*È tutto verde, dice. [...] La finestra sopra il lavello del mio cucinino è stata ripulita dal violento acquazzone di stanotte e ora è una mattina di sole, è ancora presto, e fuori c'è un casino di verde. Gli alberi sono verdi e quel po' d'erba che c'è oltre i dossi rallentatori è verde e allisciata. Ma non è tutto verde. Le altre roulotte non sono verdi e il mio tavolino lì fuori con le pozzanghere allineate e le lattine di birra e le cicche che galleggiano nei portacenere non è verde, né il mio furgone, o la ghiaia della piazzola, o il triciclo che sta rovesciato su un fianco sotto un filo per il bucato senza bucato sopra accanto alla roulotte vicina, dove c'è uno che ha fatto dei bambini. È tutto verde sta dicendo lei. Lo sta sussurrando e il sussurro non è più rivolto a me lo so. Getto la sigaretta e volto bruscamente le spalle al mattino con il sapore di qualcosa di vero in bocca. (p. 302)
 
==''La scopa del sistema''==