Matteo Marangoni: differenze tra le versioni

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*Il [[Giorgio Vasari|Vasari]], così benemerito come raccoglitore di materiale storico, e così nefasto come critico; – divulgatore fino ai nostri tempi dei pregiudizi della critica empirica – [...]. (p. 47)
* Il preconcetto che l'[[arte]] sia imitazione, esteriore, della natura – di cui il Vasari fu il divulgatore per l'età moderna – è vecchio, si può dire, come il mondo. (Dico esteriore per distinguerla dalla imitazione che è l'ispirarsi alla vita di tutti i veri artisti). (p. 51)
*Ogni forma è buona se corrisponde perfettamente al suo contenuto e viceversa. Per questo i grandi trecentisti sono perfetti così e non altrimenti; mentre i [[neoclassicismo|neoclassici]] e i [[preraffaelliti|{{sic|preraffaelitipreraffaellisti}}]] sono falsi perché ostentano contenuti e forme che non sono i loro. (pp. 59-60)
*Guardate come l'artista {{NDR|il pittore [[Jan Vermeer]]}} ha dimenticato il significato pratico delle cose per non vederle che sotto l'apparenza luminosa; come pretesto alla sua sete di luce. Guardate come per lui sono altrettanto – se non più – ''interessanti'' la tenda e gli altri oggetti, quanto il volto della figuretta<ref>Si riferisce a ''Donna che legge una lettera davanti alla finestra'', opera nella Pinacoteca di Dresda.</ref>; perché ogni cosa è goduta e rivissuta sotto l'aspetto luminoso nell'esaltazione lirica dell'artista. (p. 78)
*{{NDR|dopo avere esaminato un'opera di Vermeer}} Prendete invece una qualsiasi delle tante opere del già celeberrimo [[Ernest Meissonier|{{sic|Meissonnier}}]]<ref>Grafia errata per Meissonier.</ref> e sentirete come il pittore non riesca a sollevarsi di un dito al disopra dell'interesse puramente descrittivo – cioè puramente episodico, aneddotico o, tutt'al più, psicologico e sentimentale – delle sue scenette di genere, o dei suoi episodi storici; dove ogni particolare è reso con la stessa indifferenza analitica e con una oggettività veramente fotografica. (p. 78)