Pietro Cavallini: differenze tra le versioni

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Giorgio Vasari
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==Citazioni su Pietro Cavallini==
*Era già stata Roma anni più di seicento non solamente priva de le buone lettere e de la buona gloria dell'armi, ma eziandio di tutte le scienze e di tutte le virtù e d'ogni buono artefice; pure quando Dio volse le diede uno che l'ornò grandemente. Costui fu dipintore e chiamossi Pietro Cavallini Romano, perfettissimo maestro di musaico, la quale arte insieme con la pittura apprese da Giotto nel lavorare che aveva fatto con esso lui nella nave del musaico di San Pietro, e fu il primo, che dopo lui illuminasse questa arte. ([[Giorgio Vasari]], ''[[Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti]]'')
*Nonostante le affinità che si devono riconoscere tra i due maestri, [[Cimabue]] è più plastico, poderoso e massiccio, il Cavallini più grandioso e monumentale; Cimabue modella con insistenza le figure, come se dovesse formarle nel bronzo, il Cavallini dà loro slancio potente; Cimabue elabora tipi bizantini rendendoli grifagni, Cavallini è più libero dalla convenzione bizantina e più classico; Cimabue prepara gl'intonachi con una tinta nerastra, il Cavallini di rosso. ([[Adolfo Venturi (storico dell'arte)|Adolfo Venturi]])