Benedetto Croce: differenze tra le versioni

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*[...] se ancor oggi noi accettiamo senza proteste o per nostro conto rinnoviamo in diversa forma l'antico biasimo<ref>Il riferimento è al proverbio: Napoli è un paradiso abitato da diavoli.</ref>, e se, anzi, non lasciamo che ce lo diano gli stranieri o gli altri italiani ma ce lo diamo volentieri noi a noi stessi, è perché stimiamo che esso valga da sferza e da pungolo, e concorra a mantener viva in noi la coscienza di quello che è il dover nostro. E, sotto questo aspetto, c'importa poco ricercare fino a qual punto il detto proverbiale sia vero, giovandoci tenerlo verissimo per far che sia sempre men vero. (pp. 26-27)
*{{NDR|Su [[Francesco Mazzarella Farao]]}} Uno di quei dotti a cui la dottrina nuoce. (p. 88)
*I gelati napoletani, «''les glaces à la napolitaine''», acquistarono reputazione e diffusione mondiale, sicché qualche dotto tedesco non dubiterebbe d'includerli (come è stato fatto per altre cose simili, per esempio la birra nei rispetti dell'influsso germanico) tra i maggiori ''Kultureinflüsse'', esercitati da Napoli,. (pp. 147-148)
 
==[[Incipit]] di alcune opere==