Henry de Montherlant: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Giacomanni (discussione | contributi)
Citazioni
Giacomanni (discussione | contributi)
Riga 59:
*Oltre il reale e oltre l'irreale, c'è il profondo. Al di là di una semplice realtà di impulsi fisici e relazioni quotidiane, oltre l'artificialità delle virtù di pura maniera e i codici di condotta, c'è questa profondità, accessibile solo mediante l'introspezione e la contemplazione di ciò che è. Questo paradiso del profondo può essere raggiunto solo dallo sforzo personale dell'individuo e la scoperta non può essere comunicata agli altri.
:''Au-delà du réel et au-delà de l'irréel, il y a le profond. Par-delà une simple réalité d'impulsions physiques et de rapports quotidiens, par-delà l'artificialité de vertus de pure fabrication et les codes de conduite, il y a cette profondeur, seulement accessible par l'introspection et la contemplation de cela qui est. Ce paradis des profondeurs ne peut être atteint que par l'effort personnel de l'individu et la découverte n'en peut être communiquée à autrui. Le lieu est déjà de lui-même partie art de vivre, et partie intrinsèque d'un art.''<ref>Da ''Présentation du capitaine Romero'', ''‪Théâtre'', ‬Gallimard, Paris, 1968, p. 590.</ref>
*Penso sempre a quello scolaro di cui parla la principessa Palatina che si era fatto dipingere delle immagini di santi sulle natiche per non essere più frustato.<ref name=pallinato>Citato in ''Pallinato da Frammenti'', ''Gruppo AAA'', 26 ottobre 2002; ora in [http://www.cinquantamila.it/storyTellerArticolo.php?storyId=5825d62ac1584 cinquantamila.it].</ref>
*Per compiervi una meditazione, [[Maurice Barrès|Barrès]] andava in Portogallo, "à la pointe extrême d'Europe". [[Paul Morand]] ("Soltanto la Terra") va sulla costa occidentale d'America. L'uno alla fine delle terre europee; l'altro alla fine delle terre di razza bianca: gli amatori di "segni del tempo" possono trovare le loro delizie in questa differenza. Ma, giunti a questi due estremi, Barrès e Morand riconoscono ugualmente di non essere felici.<ref>Citato in Gian Gaspare Napolitano, [http://digitale.bnc.roma.sbn.it/tecadigitale/giornale/TO00188769/1935/unico/00000129 ''Limiti dell'Occidente''], ''Meridiani'', n. 3, luglio 1935, p. 17.</ref>
*Perfino ciò che, da noi, può apparir su di un piano abbastanza basso, è ancor mille volte più alto di ciò che avviene fuori. Ciò che avviene da noi {{NDR|in un collegio cattolico}} ben presto non avverrà più da nessuna parte, e già non esiste più che in qualche luogo privilegiato. (da ''La Ville dont le Prince est un Enfant''<ref>Citato in Luigi Bàccolo, ''I fantasmi di Pisa'', ''L'Approdo letterario'', n. 41, gennaio-marzo 1968, p. 104.</ref>)
Line 65 ⟶ 66:
*Quando si pensa alla scelta moderna della pittura che cerca sadicamente di disonorare l'essere umano, si è pronti a cadere in ginocchio davanti a questi artisti di un tempo che hanno saputo, con alcuni tratti di bulino, restituire all'eternità ciò che vi è talora di miracoloso nella composizione di un corpo o di un viso.<ref>Da ''La medaglia d'Isotta'', in ''L'infinito è dalla parte di Malatesta'', Raffaelli, Rimini, 2004, p. 132.</ref>
*[...] quando uno ha visto il mondo non gli resta che il suicidio o Dio.<ref name=solinas10/>
*Quel poeta inglese dell’ultima guerra che, a ogni scalo della rotta verso i Dardanelli, pagava un ragazzino perché alla partenza del piroscafo sventolasse il fazzoletto.<ref name=pallinato/>
*Questa aristocrazia dei sentimenti e dei gesti, questi esseri che ancora sanno che cosa sia flettere le ginocchia, queste immagini di rispetto, di riserva e di grazia, abbasso lo sguardo come i diaconi, al fine di dissimulare quanto la religione mi doni piacere, e ardo dal desiderio di fare il mio passo in questo balletto. Vicino a me, tra i fedeli raggruppati nel deambulatorio, trovo quest'aria di dolcezza che mi ha colpito entrando. Sono sorpreso da queste persone e amo le loro virtù.
:''Cette aristocratie de sentiments et de gestes, ces êtres qui savent encore ce que c'est que fléchir le genou, ces images du respect, de la réserve et de la grâce, je baisse les yeux à la manière des diacres, afin de dissimuler à quel degré la religion me donne de plaisir, et je brûle de faire mon pas dans ce ballet. Auprès de moi, chez les fidèles groupés dans le déambulatoire, je retrouve cet air de douceur qui m'a frappé en entrant. Je m'étonne de ces gens, et j'aime leurs vertus.''‪<ref>Da ''Pages catholiques recueillies et présentées par Marya Kasterska'', ‬Plon, Paris, 1947, p. 114.</ref>
Line 81 ⟶ 83:
*[...] una [[donna]] deve essere trattata come un'amante, e ciò non per un capriccio passeggero, ma costantemente. (da ''Le Jeunes filles''<ref name=cast73/>)
*Uno degli imperativi stupidi: si deve vivere con i propri tempi. Si deve vivere con i propri tempi, fuori dei propri tempi oppure contro i propri tempi, a seconda di cosa sono codesti tempi e di che cosa sanno cantarvi dentro. E senza dimenticare, inoltre, che questi tempi, non hanno che un tempo.<ref name=rossellini/>
*Uno degli orrori della guerra a cui non si presta la dovuta attenzione è che le donne la scampano sempre.<ref name=pallinato/>
*Vi è qualcosa di così inebriante nella solitudine che un essere, pur da me desiderato, accompagnandomi nel giardino guasterebbe il mio piacere, rubandomi a me stesso. O rigenerazione d'essere solo! Solitudine! Solitudine! Come stringerti abbastanza sul mio cuore? (da ''Coups de Soleil''<ref name=serra90/>)
*Via, via, in prigione. In prigione per mediocrità. (da ''La regina morta'', p. 143)