Haruki Murakami: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
→‎Dance Dance Dance: -1, v. discussione
Riga 28:
*Mi sembrava di non aver mai toccato l'apice. Se mi voltavo indietro, mi sembrava di non aver avuto nemmeno una [[vita]]. Un po' di vicissitudini. Progressi e regressi. Ma niente di piú. Non avevo fatto niente, prodotto niente. Avevo amato qualcuno, ed ero stato amato. Ma non mi restava niente. Il paesaggio era stranamente piatto. Mi sembrava di muovermi all'interno di un videogame. Come {{sic|[[Pac-Man|Pac-man]]}}, avanzavo mangiando i puntini che componevano il labirinto. Senza [[scopo]]. Ma con la [[certezza]], prima o poi, di morire. (XXV; p. 259)
*Triste come un cagnolino nero senza una zampa sotto la pioggia di dicembre.
*È strano, ma ognuno di noi nella propria vita tocca un apice. Una volta raggiunto, non può che scendere. Nessuno però sa dove sia il proprio apice. La linea di confine può presentarsi all'improvviso, quando si crede di essere ancora al sicuro. Nessuno lo sa. Alcuni possono raggiungere quel culmine a dodici anni. Da quel momento in poi la loro vita scorrerà nel più monotono tran tran. Alcuni continuano a salire fino alla morte. C'è chi muore nel suo massimo splendore. Molti poeti e musicisti hanno vissuto in modo febbrile e sono morti a trent'anni per aver bruciato traguardi troppo in fretta. Picasso a ottant'anni passati realizzava ancora quadri pieni di vigore, ed è morto serenamente senza sperimentare il declino. È impossibile conoscere il proprio destino senza averlo percorso fino in fondo.
*Il tempo può risolvere molti problemi. Ma quelli che il tempo non può risolvere, li dobbiamo risolvere da soli.
*L'immaginazione non ha problemi di costi e preventivi. È libera. Mettiamo da parte ogni preoccupazione piccolo borghese e sogniamo.
*Mah, riconosco di aver avuto [[fortuna]], – disse. – Però, se ci penso, mi sembra di non aver mai scelto niente. A volte di notte mi sveglio all'improvviso con questo pensiero, e vengo preso dal panico. Esiste qualcosa di concreto che corrisponde a questa parola, ''[[io]]''? Se c'è, perché non la trovo da nessuna parte? Mi sembra di non aver mai fatto che recitare, uno dopo l'altro, tutti i ruoli che mi venivano offerti. Di non aver fatto mai una scelta personale, nemmeno una volta.