Manuel Vázquez Montalbán: differenze tra le versioni

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*Gli uomini misteriosi sono come la calamita. (p. 49)
*Anche la scritta del tatuaggio era sorprendente. Una cosa è un legionario tra le due guerre, ubriaco di disprezzo e di letteratura, che va in cerca di avventure con un fucile e alcuni versi di Apollinaire. Ma ciò non può accadere in quest'ultimo terzo di secolo. La gente, pensò Carvalho, ha scoperto di essere capace di fare soltanto ciò che riesce a fare. Nessuno si inventa la propria vita come se inventasse un romanzo. (p. 49)
*Cominciava a sentirsi in balia della febbre erotica del forestiero che identifica nuove città con nuove donne. Ogni viaggio dovrebbe condurre a un gesto che era più e senza scampo a una donna sorprendente, a un finale propizio, al miglior capolinea. (p. 49)
*Lo infastidiva ogni previo cerimoniale, ogni tappa di persuasione. Quel tipo di contatto dovrebbe essere automatico. Un uomo guarda una donna e la donna dice sì o no. E alla rovescia. Tutto il resto è cultura. (p. 95)
*Nel suo cervello incominciò a tessersi la vecchia logica di altri tempi, la logica che serviva per uniche cause ed effetti del bene e del male. Ma quando questa logica comincia a diventare esigente, un segnale d'allarme si metteva a funzionare nella mente di Carvalho e allontanava da essa ogni cavillo. Gli ripugnava perdere il benché minimo istante ad analizzare il mondo in cui viveva. Ormai da tempo aveva deciso che si trovava nel passaggio tra l'infanzia e la vecchiaia di un destino personale ed intrasferibile, di una vita che nessuno avrebbe vissuto al posto suo, né più, né meno, né meglio, né peggio. Gli altri potevano andarsene affanculo. Aveva limitato la sua capacità di provare emozioni astratte a quell'unica che gli poteva trasmettere il paesaggio. Le rimanenti emozioni era la sua pelle a procuragliele.