Stato Imperiale dell'Iran: differenze tra le versioni

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*Il volto del paese era profondamente cambiato, Aga Jan lo notava sempre più spesso quando viaggiava in treno. Gli abitanti del Sud erano più liberi e molto diversi da quelli di Senjan. In treno si incontravano donne senza chador e a volte perfino donne con le braccia nude. Donne con il cappello, donne con la borsetta, donne che ridevano, che fumavano. Aga Jan sapeva che era stato lo scià a introdurre tutti quei cambiamenti, lo scià servo degli americani. L'America stava minando la fede della nazione e nessuno poteva farci niente. ([[Kader Abdolah]])
*L'Iran imperiale disponeva di enormi risorse finanziarie che consentivano grandi innovazioni, in tutti i campi. Teheran era la meta obbligata di legioni di uomini d'affari occidentali, incolonnati come questuanti davanti ai ministeri, ansiosi di proporre prodotti e progetti. Non mi passò neppure per la testa l'idea che quel successo potesse condurre a un disastro. A ritorcesi contro lo scià fu l'eccessiva modernizzazione, compresa quella culturale. La precipitosa industrializzazione, pagata con i proventi petroliferi, non dette i frutti sperati. L'Iran non era competitivo sul piano internazionale e all'interno i consumi non erano sufficienti per mantenere le attività appena create. Si accentuò il declino dell'agricoltura, ferita da una riforma che, per volontà dello scià, aveva trasformato mezzadri e fittavoli in tanti proprietari troppo piccoli per sopravvivere. Così il distacco tra le città, gonfiate da popolazioni inurbate in gran fretta, e la società rurale era aumentato, ed era cresciuto in modo vertiginoso quello tra le classi beneficiate dalla pioggia petrolifera e quelle escluse, abbandonate a se stesse. Le campagne in favore dell'emancipazione femminile e dell'alfabetizzazione fecero emergere strati sociali subito assetati di libertà adeguate al loro nuovo status. Ma un apparato poliziesco severo, e spesso spietato, reprimeva quegli slanci suscitati dalle riforme. La monarchia non fu capace di gestire la modernizzazione (l'occidentalizzazione) che essa stessa aveva voluto. Non fu capace di rinunciare a un rigido autoritarismo che comprimeva la società civile in espansione. ([[Bernardo Valli]])
*L'Iran non aveva tradizioni democratiche e per frenare l'opposizione il governo usava sistemi che agli occhi di un occidentale apparivano molto duri. Eppure, il popolo iraniano era andato molto più avanti nei diritti politici e umani di qualsiasi nazione vicina, eccettuato Israele. ([[Richard Nixon]])
*La Persia sta volgendosi indietro, verso i periodi pre-islamici, per la propria ispirazione culturale. ([[Jawaharlal Nehru]])
*Nel mio paese la monarchia era un'istituzione al di sopra di qualsiasi ideologia, e il monarca, come io lo intendo, non deve fare politica, è un capo di Stato, non di governo. ([[Reza Ciro Pahlavi]])