Karl-Wilhelm Weeber: differenze tra le versioni

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*Il ''gentleman'' inglese che non muove passo senza il suo ''umbrella'' probabilmente non sa di servirsi di un oggetto che nell'antica Roma era usato solo dalle donne e soprattutto per proteggersi dal sole, non dalla pioggia: ''umbella'' (più raramente ''umbrella'') e ''umbraculum'' sono diminutivi di ''umbra'', "ombra". Le signore aristocratiche, orgogliose della loro carnagione chiara, usavano infatti ombrelli colorati per proteggersi dal sole. (''Ombrello'', p. 291)
 
*Gli stabilimenti balneari e termali furono vere e proprie cristallizzazioni della cultura romana del tempo libero. Biglietti d'ingresso a prezzo contenuto e un'ampia offerta di divertimenti attraevano ogni giorno alle [[Terme romane|terme]] – aperte per lo più da mezzogiorno a sera – migliaia di Romani. Vi facevano il bagno schiavi e senatori (che tuttavia avevano spesso nelle ville di campagna il loro bagno privato), donne e uomini. Ciascuno poteva raggiungere la beatitudine nel modo a lui più confacente. Fare il bagno e la sauna, giocare a palla, curarsi il corpo, mangiare e bere, chiacchierare con gli altri frequentatori delle terme, ascoltare i discorsi, leggere nella biblioteca dele terme, apprezzarne i tesori artistici, mettersi d'accordo per la cena o per un banchetto, o semplicemente girellare per osservare il colorato andirivieni degli altri; chi aveva tempo a sufficienza, si tratteneva parecchie ore in questi centri del tempo libero romano, e a qualcuno piaceva tanto il vino servito nel bar delle terme che le lasciava barcollando. (''Tempo libero'', p. 394)
 
*Se è vero che la cosa più bella della scuola sono le vacanze, gli scolari romani avrebbero dovuto apprezzarle ancor più di quelli contemporanei: i giorni liberi durante un anno scolastico romano erano infatti molti di meno. (''Vacanze scolastiche'', p. 416)