Anatole France: differenze tra le versioni

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==''Gli dei hanno sete''==
===[[Incipit]]===
Evaristo Gamelin, pittore, discepolo di David, membro della sezione del Ponte Nuovo, precedentemente Sezione EnricoIV, era andato, di buon mattino, nell'antica chiesa dei Barnabiti, che da tre anni, dal 21 [[maggio]] 1790, serviva da luogo di riunione generale della Sezione. Questa [[chiesa]] si alzava su di una piazza stretta ed angusta, vicino ai cancelli di Palazzo Borbone. Su la sua facciata, divisa in due ordini classici, resa grigia dal [[tempo]], ed in parte rovinata dagli stessi cittadini, gli emblemi religiosi erano stati abbattuti, e qualcuno aveva scritto, in nero, sopra la porta, il famoso grido repubblicano: ''[[Libertà]], [[Uguaglianza]], Fratellanza o [[Morte]]!'' <br> Evaristo Gamelin avanzò nella navata. Le arcate che avevano tante volte ascoltato i cori dei classici di [[San Paolo|S. Paolo]] durante gli uffici divini, vedevano ora i patrioti in berretto rosso, riuniti per eleggervi i magistrati municipali e per deliberare su le attività della Sezione. I Santi erano stati strappati dalle loro nicchie e sostituiti con i busti di Bruto, di JanJean-JeaquesJacques e di Le Peltier. La tavola dei famosi ''Diritti dell'uomo'' si innalzava su l'altare devastato.
 
===Citazioni===