Vjačeslav Michajlovič Molotov: differenze tra le versioni

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*[[Stalin]] pensava che la [[prima guerra mondiale]] aveva strappato una nazione alla schiavitù capitalista, la [[seconda guerra mondiale|seconda]] aveva creato il [[socialismo|sistema socialista]] e la terza avrebbe annientato una volta per tutte il [[capitalismo]]. (da ''Sto sorok besed c Molotovym'', p. 90<ref>Citato in Elena Agassi-Rossi e Viktor Zaslavsky, ''Togliatti e Stalin'', p. 28.</ref>)
*Ho sempre ritenuto che il mio compito, in quanto ministro degli esteri, consistesse nell'ampliare quanto più possibile i confini della nostra Patria. E si può affermare che io e Stalin abbiamo eseguito piuttosto bene il nostro compito. (da ''Sto sorok besed c Molotovym'', p. 14<ref>Citato in Elena Agassi-Rossi e Viktor Zaslavsky, ''Togliatti e Stalin'', p. 29.</ref>)
*Il [[marxismo-leninismo]] è favorevole alle azioni offensive quando esse sono possibili; altrimenti bisogna aspettare. (da ''Sto sorok besed c Molotovym'', p. 104<ref>Citato in Elena Agassi-Rossi e Viktor Zaslavsky, ''Togliatti e Stalin'', p. 30.</ref>)
*Se è così, come mai ci troviamo in questo rifugio e di chi sono le bombe che stanno cadendo?<ref>Domanda rivolta il 13 novembre 1940 a [[Joachim von Ribbentrop|Ribbentrop]], che sosteneva che l'Inghilterra fosse ormai finita, mentre i due discutevano sulla stipula di un accordo supplementare al patto Molotov-Ribbentrop all'interno di un rifugio antiaereo del Ministero degli Esteri tedesco sulla Wilhelmstrasse a [[Berlino]] e mentre bombardieri inglesi attaccavano la città.</ref><ref>Citato in Wiliam L. Shirer, ''Storia del Terzo Reich'', Einaudi, Torino, 1963, p. 876</ref>