Eugenio Garin: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→‎Dall'Illuminismo all'idealismo: nota su Agatopisto Cromaziano
→‎Dall'Illuminismo all'idealismo: Appiano Buonafede, buon padre celestino
Riga 105:
====Dall'Illuminismo all'idealismo====
*L'[[Illuminismo]] inglese, permeato da una pensosa esigenza morale e religiosa, scarsamente rispondeva ai bisogni di una battaglia culturale che si veniva iniziando in ogni settore contro antichi privilegi ecclesiastici e vecchie tirannidi civili. Non erano certo le pascaliane pagine di un Butler<ref>Joseph Butler (1692–1752), vescovo, teologo e filosofo inglese.</ref>, e neppure le sorvegliatissime pagine di uno [[David Hume|Hume]], che potevano offrire un punto di partenza contro abusi ecclesiastici o prepotenze laiche. (vol. 3, parte quinta, cap. 1, pp. 5-6)
 
*A questa larga influenza liberatrice connessa alle concezioni [[John Locke|lockiane]] allude nei suoi ''Ritratti poetici'' il Buonafede, [...].<br> Tuttavia il buon padre celestino inorridiva di fronte all'empietà scaturita dale fonti lockiane («unendo a poca luce orror di morte»; vedeva imporsi in luogo del cristianesimo dei padri una religione esangue, ridotta a un semplice culto dell'umanità. (vol. 3, parte quinta, cap. 1, p. 9)
 
*Di fronte agli illuministi, il [[Appiano Buonafede|Buonafede]] è critico negativo; eppure quanto della mentalità illuministica fosse passato nel buon padre celestino può agevolmente vedersi nei due libri di quel «celebratissimo trattato delle ''Celebri Conquiste''» che l'editore veneto presentava con tono ditirambico: «vivi lieto e contento amico lettore, e credi che a ciò non poco gioverà la ripetuta lettura dell'Opere immortali dell'Unico Agatopisto Cromaziano<ref>Agatopisto Cromaziano fu il nome assunto dal Buonafede entrando nell'Accademia dell'Arcadia.</ref>». (vol. 3, parte quinta, cap. 2, p. 49)