Moni Ovadia: differenze tra le versioni

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*In [[Andrea Gallo|don Gallo]] si è compiuto il miracolo dell'ubiquità: lui è stato radicalmente cristiano e anche irriducibilmente cattolico, ma potrebbe anche essere ricordato come uno tzaddik chassidico, così come è stato un militante antifascista ed un laicissimo libero pensatore. Per me il Gallo resta un fratello, un amico, una guida certa, un imprescindibile e costante riferimento. Per me personalmente, la speranza tiene fra le labbra un immancabile sigaro e ha il volto scanzonato di questo prete ribelle.<ref>Da ''[http://temi.repubblica.it/micromega-online/moni-ovadia-don-gallo-il-profeta-di-strada/?printpage=undefined don Gallo, il profeta di strada]'', ''Il manifesto'', 23 maggio 2013.</ref>
 
{{int|Da ''Moni Ovadia''|intervistaIntervista in ''Euronews'', 14 marzo 2007.}}
*Avremo l'[[Europa]] quando avremo un comune sentimento europeo.
*Se noi non abbiamo una cultura europea, non possiamo nemmeno parlare d'Europa. Eppure l'intellettuale europeo esiste già.
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*Sul piano della fede, quanti cristiani sanno che forse le più belle parole che si possano leggere sulla Vergine [[Maria]] si trovano nell'Islam, nella Surat Mariam, la Sura 22? Ma chi lo sa?
 
{{int|Da ''[http://www.oipaitalia.com/testimonials/ovadia.htm L'OIPA incontra Moni Ovadia]''|intervistaIntervista di Massimo Comparotto per l'Organizzazione internazionale protezione animali (OIPA)}}
*{{NDR|Sulla sua scelta [[vegetarianismo|vegetariana]]}} È una scelta etica e dietetica insieme. Io credo che le due cose non possano andare disgiunte. Ho un'impressione vivissima delle sofferenze degli animali. Mi causano un disagio immenso tutte le volte che le penso o ne vengo a conoscenza. E allora cerco in questo modo di coinvolgere me stesso in una scelta etica.
*Io credo che il canone biblico, e anche quello islamico, siano di orientamento vegetarianista. È dopo il diluvio universale che all'uomo viene consentito di cibarsi della carne. Perché, a un essere vivente così violento con i propri simili, sembrava troppo chiedere che si astenesse dal cibarsi di carne. È una sorta di cedimento alla brutalità dell'uomo da parte dell'istanza etica universale.
*Ci sono storie chassidiche molto frequenti sul fatto che una delle grandi occasioni perse, da parte dei giusti, per far venire il messia, è stata quella di essere indifferenti alle sofferenze degli [[animale|animali]].
 
{{Int|Da ''[http://cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/2590000/2587329.xml?key&#61;rifkin&first&#61;1&orderby&#61;1&dbt&#61;arc Dalla parte degli animali Voci d'autore]''|da ''l'UnitàUnita.it'', 26 ottobre 2013.}}
{{int|''[http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/08/29/gaza-moni-ovadia-io-ebreo-sostengo-i-diritti-palestinesi-ecco-perche/1102601/ Gaza, Moni Ovadia: "Io, ebreo, sostengo i diritti palestinesi. Ecco perché"]''|da ''Il Fatto Quotidiano'', 29 agosto 2014}}
*Conviene, di tanto intanto, alzare lo sguardo verso la maestà degli altri esseri viventi che, per loro sventura, condividono con noi l'esistenza su questo povero martoriato pianeta: gli [[animale|animali]].
*L'elenco di debiti che abbiamo nei confronti degli animali è senza fine e, per tutto ringraziamento, li sottoponiamo ad ogni sorta di abusi. Alcuni li abbiamo ridotti all'estinzione e con sconcertante cinismo ed indifferenza, altri li facciamo oggetto di [[sperimentazione animale|sperimentazione]] per mezzo delle torture più crudeli che vanno sotto il nome di [[vivisezione]].
*Ricordiamoci che sperimentare su un animale può essere come sperimentare su un bimbo che ancora non abbia l'uso della parola.
 
{{int|Da ''[http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/08/29/gaza-moni-ovadia-io-ebreo-sostengo-i-diritti-palestinesi-ecco-perche/1102601/ Gaza, Moni Ovadia: "Io, ebreo, sostengo i diritti palestinesi. Ecco perché"]''|da ''Il Fatto QuotidianoIlfattoquotidiano.it'', 29 agosto 2014.}}
*Il conflitto israelo-palestinese è uno dei problemi centrali del nostro tempo [...]. A mio parere perché, oltre alle ragioni fattuali che lo definiscono, evoca ripetutamente nella dimensione fantasmatica, lo spettro dell'antisemitismo, quello del suo esito catastrofico, la Shoah, ma anche quello del suo doppio negativo, la vittima che diventa carnefice.
*Molti [[ebrei]] in Israele e nella diaspora, reagiscono psicologicamente a ogni riflessione severa come se, invece di vivere a Tel Aviv o a Parigi nel 2014, vivessero a Berlino nel 1935. [...] Sostengo con piena adesione i diritti del popolo Palestinese, non contro Israele, ma perché il loro riconoscimento è, a mio parere, precondizione per ogni trattativa che porti alla pace.
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*L'ossessione della nuova Shoah dietro la porta scatena processi di permanente vittimizzazione che si sinergizzano con i complessi di colpa occidentali, legittimando un'"industria dell'Olocausto" che fa un uso strumentale e ricattatorio della memoria dell'immane catastrofe per fini di propaganda [...]. Questa, a mio parere, è una delle derive più allarmanti e ciniche della memoria stessa a cui si prestano non pochi politici europei reazionari o ex-post fascisti, magari facendosi intervistare all'uscita da una visita al memoriale di un lager nazista per dichiarare: "Mi sento israeliano!". Questo è un modo per trarre "profitto" dall'orrore a vantaggio degli eredi delle classi politiche europee che non si opposero allora al nazismo [...] e oggi lasciano sguazzare indisturbati, nell'Europa comunitaria, neonazisti di ogni risma.
 
{{Int|Da ''[https://books.google.it/books?id&#61;IwV9BAAAQBAJ&pg&#61;PT24 Intervista] di ''|Lara Rongoni|inRangoni, ''Né carne né pesce: vegetariani e vegani ai fornelli'', Newton Compton, Roma, 2014. ISBN 978-88-541-6955-5}}
{{Int|''[http://cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/2590000/2587329.xml?key&#61;rifkin&first&#61;1&orderby&#61;1&dbt&#61;arc Dalla parte degli animali Voci d'autore]''|da ''l'Unità'', 26 ottobre 2013}}
*Conviene, di tanto intanto, alzare lo sguardo verso la maestà degli altri esseri viventi che, per loro sventura, condividono con noi l'esistenza su questo povero martoriato pianeta: gli [[animale|animali]].
*L'elenco di debiti che abbiamo nei confronti degli animali è senza fine e, per tutto ringraziamento, li sottoponiamo ad ogni sorta di abusi. Alcuni li abbiamo ridotti all'estinzione e con sconcertante cinismo ed indifferenza, altri li facciamo oggetto di [[sperimentazione animale|sperimentazione]] per mezzo delle torture più crudeli che vanno sotto il nome di [[vivisezione]].
*Ricordiamoci che sperimentare su un animale può essere come sperimentare su un bimbo che ancora non abbia l'uso della parola.
 
{{Int|[https://books.google.it/books?id&#61;IwV9BAAAQBAJ&pg&#61;PT24 Intervista] di Lara Rongoni|in ''Né carne né pesce: vegetariani e vegani ai fornelli'', Newton Compton, Roma, 2014. ISBN 978-88-541-6955-5}}
*{{NDR|«Perché sei [[Vegetarianismo|vegetariano]]?»}} Non sopporto più l'idea di contribuire, pur se in minima parte, alla violenza. Non mi piace l'idea di mangiare esseri che sono stati uccisi. [...] La violenza è una: che sia contro un essere umano o un animale, non cambia nulla.
*{{NDR|«Ti è mai stato chiesto, da buongustaio quale tu sei, come fai a stare senza carne?»}} Certo. In questo caso ho sempre una risposta pronta, questa: «Grazie alle [[Melanzana|melanzane]]!». Con loro si tocca davvero il paradiso. In turco c'è un piatto a base di melanzane che si chiama "Ïmam bayıldı", ovvero: l'Imam svenuto... per il piacere!