Pietro Pomponazzi: differenze tra le versioni

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→‎Citazioni di Pietro Pomponazzi: gli uomini tra l'eterno e il temporale
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==Citazioni di Pietro Pomponazzi==
*{{NDR|rivolto ai suoi discepoli}} Alla filosofia credete fin dove ragione vi detta, alla teologia quanto vogliono i teologi e i prelati con tutta la chiesa romana, perché altrimenti vi faranno fare la fine delle castagne.<ref>Arrostiti come gli eretici nei roghi dell'Inquisizione.</ref><ref group="fonte" name="GarinGarin_2_15">Citato in [[Eugenio Garin]], ''Storia della filosofia italiana'', terza ed., Edizione CDE su licenza della Giulio Einaudi editore, Milano, 1989, vol. 2, p. 15.</ref>
*Bene dissero gli antichi quando posero l'uomo fra le cose eterne e quelle temporali, perciò che non è né puramente eterno né semplicemente temporale, ma partecipando di entrambe le nature, e stando medio fra esse, gli è concesso vivere quella che vuole. Perciò avviene che si diano tre tipi di uomini: alcuni, e sono ben pochi, sono annoverati fra gli Dei perché dominati il vegetare e il sentire, divengono quasi totalmente razionali. Altri lasciando l'intelletto e sommersi nel senso, paiono essersi tramutati in bestie. Altri infine, veri e propri uomini, son coloro che mediocremente han vissuto secondo le virtù morali, senza darsi tutti all'intelletto né tutti obliandosi nel corpo.<ref group="fonte" name="Garin_2_22">Da ''De immortalitate'', cap. 1; citato in Eugenio Garin, ''ibidem'', vol. 2, pp. 22-23.</ref>
 
==Citazioni su Pietro Pomponazzi==