Arthur Schopenhauer: differenze tra le versioni

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*Se noi potessimo mai non essere, già adesso non saremmo. La prova più certa della nostra [[immortalità]] è il fatto che noi ora siamo. Perché ciò dimostra che su di noi il tempo non può nulla: in quanto è già trascorso un tempo infinito. È del tutto impensabile che qualcosa che è esistito una volta, per un momento, con tutta la forza della realtà, dopo un tempo infinito possa non esistere: la contraddizione è troppo grossa. Su questo si fondano la dottrina cristiana del ritorno di tutte le cose, quella induista della creazione del mondo che si ripete continuamente a opera di Brahma, e dogmi analoghi di Platone e altri filosofi.<ref>Da ''Der Handschriftliche Nachlass'', vol. III, ''Manoscritti 1818-1830'', p. 643, DTV, München-Zürich 1985.</ref>
*Tutta la mia filosofia si lascia riassumere in una frase: il mondo è la [[volontà]] che conosce se stessa.<ref>Da ''Der Handschriftliche Nachlass'', vol. I, ''Manoscritti 1804-1818'', p. 462, DTV, München-Zürich 1985.</ref>
sono bello
 
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