Franz Werfel: differenze tra le versioni

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==[[Incipit]] di alcune opere==
===Il canto di Bernadette===
I - Nel carcere.
François Soubirous si alza al buio.
Sono le sei precise. Il suo orologio d'argento, regalo di nozze dell'avveduta cognata Bernarde Casterot, non l'ha più già da molto tempo. La bolletta di pegno dell'orologio e di qualche altra cosuccia preziosa è scaduta ormai dall'autunno scorso. Ma Soubirous sa che sono le sei in punto, benché le campane della chiesa di St-Pierre non abbiano ancora sonato per la prima Messa. I poveri hanno il tempo nel sangue; anche senza quadranti e senza tocchi di campane, sanno che cosa segna l'orologio. I poveri hanno sempre paura di arrivare in ritardo. L'uomo cerca a tasto i suoi zoccoli, li prende, ma li trattiene in mano per non far rumore. Rimane in piedi, scalzo, sull'impiantito freddo come ghiaccio, e ascolta i diversi respiri della sua famiglia che dorme: una musica strana che gli opprime il cuore. Sono in sei a dividere la stanza. Lui e Louise hanno conservato il loro buon letto di nozze, questo testimonio di un inizio ricco di speranze. Le due ragazze più grandicelle, Bernadette e Marie, devono invece dormire su un giaciglio assai duro. I due piccoli infine, Jean-Marie e Justin, la madre li ha sistemati su un saccone di paglia, che di giorno viene arrotolato.
 
===''Il pianeta dei nascituri''===
Questo primo capitolo ha il solo scopo d'impedire al libro di cominciare con il secondo.<br>{{NDR|citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993}}