Luigi Fenizi: differenze tra le versioni

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*Forse l'idea che ancora oggi abbiamo del male è condizionata da Dostoevskij, che ne descrisse in modo superbo la «grandezza» e che genialmente preconizzò l'assalto rivoluzionario che i moderni cavalieri dell'Apocalisse avrebbero sferrato nei confronti del vecchio mondo. Gli orrori del gulag e del lager hanno confermato quella intuizione, mostrando come nessuna forma di immaginazione superi quella del male: come se il proibito e l'intentato suscitassero, nell'uomo, una fantasia sinistra, che non può mai placarsi e trovare un limite. (cap. 13, p. 297)
 
*In ''religioneReligione e socialismo'', [[Anatolij Vasil'evič Lunačarskij|Anatolij Lunacarskij]], il bolscevico «cercatore di Dio», aveva definito il messianesimo marxista «una religione della specie» che facendo leva sulla categoria della necessità dialettica in un mondo disertato dalla divinità eliminava dall'orizzonte dell'avventura umana l'incertezza e la possibilità dello scacco. (cap. 15, p. 332)
 
*[[György Lukács|Lukács]] era, in definitiva, un cattolico senza fede che guardava con favore alla restaurazione del sistema gerarchico e cosmopolita della Chiesa medievale, vedendo in esso ciò che mancava costitutivamente al [[capitalismo]]: un ordine animato da una grande fede, regolato da rigorosi princìpi morali e fondato sull'ascetismo spirituale. Per questa ragione, egli aveva manifestato scarsa simpatia per il socialismo della Seconda Internazionale, troppo laico e imbevuto di spirito illuministico, e perciò privo del ''pathos'' social-religioso che aveva caratterizzato il cristianesimo delle origini. (cap. 15, p. 333)