Hélène Carrère d'Encausse: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→Incipit: correggo errori di trascrizione |
→Citazioni: corretti errori di trascrizione (sino a cap. 3, p. 67 compreso) |
||
Riga 7:
=== Citazioni===
*Cattolici e luterani erano ridotti a un'esistenza semilegale; il giudaismo era sinonimo di esclusione sociale, e gli ebrei erano invitati a farsi battezzare se volevano diventare pienamente cittadini dell'impero. Solamente l'[[Islam]], religione dei popoli conquistati del sud dell'impero, era pacificamente accettato. Gli abitanti di quelle regioni erano del resto sottoposti a un particolare regime: esentati dagli obblighi militari e autorizzati ad aprire scuole e a disporre di luoghi di culto. (cap. 2, p. 43).
*Importatore in Russia dell'«economismo», Kremer era stato anche il fondatore del ''Bund'' cioè della prima organizzazione operaia dell'impero. Fino ad allora, tutto si era giocato nel cuore della Russia, ma furono polacchi ed ebrei a imprimere un'accelerazione al movimento politico organizzato. (cap. 3, p. 66).
*Più complessa fu la genesi del ''Bund''. Questo movimento socialista ebraico era stato creato nel 1897 su impulso di Martov e Kremer con il nome di «Unione generale degli operai ebrei di Lituania, Polonia e Russia».
*Erano queste le caratteristiche invocate dai partigiani dell'integrazione. I responsabili del movimento operaio lavoravano quindi all'avvicinamento tra operai ebrei e non ebrei, assicurando che quello che li accomunava (la loro condizione) era più importante di quello che li divideva (l'ebraismo). Senza dubbio, nei gruppi operai [[Israele|ebraici]] ci si esprimeva soprattutto in
*[...] l'isolamento di Lenin {{NDR|durante una lunga vacanza sulle montagne svizzere nel 1904}} si attenuò e altri simpatizzanti si raccolsero intorno a lui. Fu dapprima il caso di un giovane medico, suo coetaneo, [[Aleksandr Aleksandrovič Bogdanov|Aleksandr Malinovskij]]. Avvicinatosi molto presto al movimento rivoluzionario, era conosciuto con lo pseudonimo di Bogdanov. I suoi lavori teorici (aveva polemizzato con [[Nikolaj Aleksandrovič Berdjaev|Berdijaijaev]]) e filosofici gli avevano assicurato grande notorietà, oltre che rapporti, con gli scrittori russi più in vista. Dopo l'adesione al bolscevismo nel 1903, Bogdanov si recò nella primavera successiva da Lenin, molto contento di questa visita che gli assicurava un appoggio qualificato. Bogdanov attirerà verso Lenin altri amici come il cognato, [[Anatolij Vasil'evič Lunačarskij|Lunačarskij]], ma anche mezzi finanziari e l'accesso agli ambienti intellettuali russi, con cui è in contatto. Bogdanov prese anche parte alla lunga vacanza nel corso della quale Lenin recuperò l'equilibrio nervoso e il gusto della lotta. (cap. 4, p. 93)
*[...] Anatolij Vasil'evič Lunačarskij, spirito brillante, perfetta inclinazione dell'élite intellettuale russa. Filosofo di formazione, poliglotta, di rimarchevole erudizione in vari ambiti, era entrato molto presto in contatto con il movimento marxista. [...]. Ma più che un politico, Lunačarskij era un intellettuale di grande talento, anche se debole di carattere e molto instabile. (cap. 4, p. 93)
|