Thomas Mann: differenze tra le versioni

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===''L'inganno''===
Nel terzo decennio del nostro secolo a Düsseldorf sul Reno viveva in condizioni agiate se pur non lussuose la signora Rosalia von Tümmler, rimasta vedova da oltre due lustri, con la figlia Anna e il figlio Edoardo. Suo marito, il tenente colonnello von Tümmler, aveva lasciata la vita al primo inizio della guerra, e non in combattimento, bensì in uno stolido incidente automobilistico, così che si poteva pur sempre dire "sul campo dell'onore". Duro colpo, accettato con patriottica rassegnazione dalla vedova allora appena quarantenne, costretta alla mancanza del padre per i figlioletti e per se stessa a quella di un allegro consorte, le cui ripetute deviazioni dal rettilineo della fedeltà coniugale erano state solamente sintomo di esuberante gagliardia.
{{NDR|Thomas Mann, "L'inganno" in: ''Le teste scambiate. La legge. L'inganno'', traduzione di Lavinia Mazzucchetti, Mondadori, 1972, p. 279}}
 
===''La legge''===
La sua nascita era irregolare; per questo amava intensamente la regola, l'inviolabile, il comandamento e il divieto. Giovane ancora, aveva ucciso, in una vampa di passione; per questo sapeva, meglio di chiunque non sia passato per quell'esperienza, che uccidere è, sì, delizioso, ma aver ucciso è tremendo; e che tu non devi uccidere. I suoi sensi erano ardenti; per questo anelava a ciò che è spirituale e puro e santo: all'Invisibile, che gli appariva spirituale, santo, puro.
{{NDR|Thomas Mann, "La legge" in: ''Le teste scambiate. La legge. L'inganno'', traduzione di Mario Merlini, Mondadori, 1972, p. 179}}
 
===''Le teste scambiate''===