Francesco Filelfo: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Francesco Filelfo==
*Chi concepì il [[godimento]] come del tutto disgiunto da ragione in nulla differisce da un sozzo animale. Ma un onesto piacere non lo ritengo di molto inferiore, se bene vogliamo intendere, a quello che è il vero godimento cristiano. Consiste infatti in quella sicurezza e tranquillità dell'animo in cui non vi sono più stimoli, non moti tumultuosi, non turbamenti. I greci lo chiamano ''alipìa'' e noi potremmo chiamarlo in modo non improprio [[indolenza]] (''indolentia''). <ref name="Fracanzani">Da una epistola a Bartolomeo Fracanzani sul sommo bene; citato in [[Eugenio Garin]], ''Storia della filosofia italiana'', terza ed., Edizione CDE su licenza della Giulio Einaudi editore, Milano, 1989, vol. 1, p. 309.</ref>
 
*E mi sembra che non siano nel vero coloro che accusano [[Epicuro]], chiamandolo voluttuoso e lascivo, quando si sa che fu un uomo temperante [...] e che pensava e discuteva, non del piacere del corpo, ma di quello dell'anima. [...] ma lasciamo Epicuro e gli altri filosofi dell'antichità cui fu del tutto ignoto il vero Dio; io ritengo lodevole quel piacere, e degno di essere sommamente ricercato, che deriva dall'intendere il vero e dell'attività di tutta una vita onesta.<ref name="Fracanzani"/>
 
==Citazioni su Francesco Filelfo==