Eberhard Jüngel: differenze tra le versioni

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*Dopo che Dio si era dato completamente al mondo in divenire, Dio non ha più nulla da dare: ora è l'essere umano che deve dare a Dio.
*Il [[linguaggio]], comunque si esprime, esprime sempre implicitamente l'essere umano. In questo senso l'idea secondo cui l'antropomorfismo esplicito sarebbe una forma particolarmente rozza di linguaggio figurato che deriva dalla tradizione, e perciò non proprio, non coglie l'essenza del linguaggio stesso.
*Il [[mondo]] è creazione, in quanto con la distinzione tra possibile e impossibile la parola di Dio distingue l’esserel'essere dal nulla.
*In breve: il metodo storico-critico di interpretazione della Scrittura è originariamente un metodo al servizio di un interesse permanente nei confronti di un Dio non storico.
*Qual è la natura del rapporto tra [[Dio]] e gli esseri umani? Che cosa è naturale nella relazione di Dio alle persone? Nient'altro che la parola di Dio […] La teologia della parola di Dio è dunque, rispetto alla cosiddetta teologia naturale, pur sempre la teologia più naturale.